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PDF QUI - nonsolofantasy

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visto di recente, i villaggi che attraverserete hanno poco di cui potersi<br />

privare.»<br />

«Hai detto a Joline...»<br />

«Ho ricontato i miei cavalli» disse Mat. Quei dadi gli stavano ancora<br />

sbatacchiando nella testa, dannazione a loro. «Ho effettuato un altro conteggio<br />

dei cavalli della Banda. A quanto pare ne abbiamo qualcuno di cui possiamo fare<br />

a meno. Potete prenderli.»<br />

«Non sono venuta da te stanotte per manipolarti e indurti a danni dei<br />

cavalli» disse Teslyn. «Sono sincera.»<br />

«Immaginavo» disse Mat, voltandosi e sollevando il lembo d'ingresso della sua<br />

tenda. «Ecco perché ho fatto l'offerta.» Entrò.<br />

Lì rimase immobile. Quell'odore...<br />

Sangue.<br />

Sangue nell'aria<br />

Mat si tuffò a terra immediatamente. Quell'istinto gli salvò la vita e<br />

qualcosa venne vibrato nell'aria sopra la sua testa.<br />

Mat rotolò di lato, la sua mano che colpiva qualcosa di umido mentre toccava<br />

il pavimento. «Assassino!» urlò. «Assassino nel campo! Un dannato assassino!»<br />

Qualcosa si mosse verso di lui. La tenda era completamente nera, ma lui<br />

poteva sentirlo. Incespicò, ma la fortuna era con lui quando qualcosa gli sibilò<br />

di nuovo vicino.<br />

Mat colpì il terreno e rotolò, gettando la mano da un lato. Aveva lasciato...<br />

Ecco! Si rialzò accanto al suo giaciglio, con la mano che afferrava il lungo<br />

manico di legno lì. In piedi, si gettò indietro, tirando su l'ashandarei, poi<br />

ruotò e colpì... non la forma che si muoveva attraverso la tenda nella sua<br />

direzione, ma la parete.<br />

La stoffa si tagliò facilmente e Mat balzò fuori, tenendo stretta in una mano<br />

la lancia dalla lunga lama. Allungò l'altra mano verso la cordicella di cuoio<br />

che aveva al collo, le sue unghie che gli laceravano la pelle nella fretta. Tirò<br />

fuori il medaglione a testa di volpe e si voltò verso la boscaglia fuori dalla<br />

tenda.<br />

Una debole luce proveniva da una lanterna vicina su un palo a un'intersezione<br />

di vie del campo. Grazie a essa, Mat distinse la figura che scivolava fuori<br />

dallo squarcio nella tenda. Una figura che aveva temuto di vedere. Il gholam<br />

aveva l'aspetto di un uomo, snello con capelli biondo-rossicci e fattezze<br />

ordinarie. L'unica cosa distintiva in quella cosa era la cicatrice sulla sua<br />

guancia.<br />

Sarebbe dovuto sembrare innocuo, sarebbe dovuto passare inosservato. Se molta<br />

gente avesse visto questa cosa nella folla, l'avrebbe ignorata. Fino al momento<br />

in cui lui non avesse squarciato loro la gola.<br />

Mat indietreggiò. La sua tenda era vicino al fianco di una collina e si<br />

ritirò su di essa, tirando su il medaglione a testa di volpe e avvolgendolo<br />

stretto con la sua corda di cuoio al lato della lama della sua ashandarei. Non<br />

si adattava alla perfezione, ma si era esercitato con questo. Il medaglione era<br />

l'unica cosa che, a quanto ne sapeva, poteva nuocere al gholam. Lavorò<br />

rapidamente, ancora chiamando aiuto. I soldati sarebbero stati inutili contro<br />

questa cosa, ma il gholam aveva detto in precedenza che gli era stato ordinato<br />

di evitare di attirare troppo l'attenzione. Altra gente poteva spaventarlo e<br />

indurlo a scappare.<br />

La cosa esitò, lanciando un'occhiata verso l'accampamento. Poi si voltò di<br />

nuovo verso Mat, venendo avanti. I suoi movimenti erano fluidi come seta che<br />

frusciava al vento. «Dovresti essere orgoglioso» sussurrò. «Chi mi controlla ti<br />

vuole più di chiunque altro. Devo ignorare tutti gli altri finché non avrò<br />

assaggiato il tuo sangue.»<br />

Nella sua mano sinistra, la creatura portava un lungo pugnale. Dalla sua mano<br />

destra colava sangue. Mat provò un brivido raggelante. Chi aveva ucciso? Chi<br />

altro era stato assassinato al posto di Matrim Cauthon? L'immagine di Tylin gli<br />

balenò di nuovo nella mente. Lui non aveva visto il suo cadavere; quella scena<br />

era lasciata alla sua immaginazione. Purtroppo, Mat aveva un'immaginazione<br />

piuttosto fervida.<br />

Con quell'immagine nella testa, sentendo l'odore di sangue nell'aria, fece la<br />

cosa più sciocca che avrebbe mai potuto fare. Attaccò.

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