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PDF QUI - nonsolofantasy

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«Non preoccupartene» disse Perrin. «Ho assegnato degli uomini a controllare i<br />

nuovi arrivati.» Li aveva assegnati anche a sorvegliare i profughi. Alcuni erano<br />

così docili che non sarebbero nemmeno andati alla latrina senza che fosse loro<br />

ordinato; altri continuavano a guardarsi alle spalle, come se si aspettassero<br />

che degli Shaido sbucassero dal distante limitare delle querce e degli alberi di<br />

dolcegomma in qualunque momento. Persone che odoravano così di terrore potevano<br />

significare guai, e le varie fazioni del suo campo si comportavano già come se<br />

stessero camminando sulle ortiche.<br />

«Potresti mandare qualcuno a parlare con i nuovi arrivati, Arganda» disse<br />

Perrin. «Soltanto parlare. Scoprire da dove vengono, apprendere se servivano un<br />

nobile, vedere se possono aggiungere qualcosa alle mappe.» Non avevano nessuna<br />

buona mappa dell'area ed erano stati costretti a fare in modo che i Ghealdani -<br />

Arganda incluso - ne disegnassero alcune a partire da quello che si ricordavano.<br />

Arganda cavalcò via e Perrin si diresse in testa alla colonna. Essere al<br />

comando aveva i suoi vantaggi; quassù, gli odori di corpi non lavati e fango<br />

puzzolente non erano così forti. Più avanti poteva vedere finalmente la strada<br />

di Jehannah come una lunga striscia di cuoio che tagliava attraverso le pianure<br />

elevate, correndo in direzione nordovest.<br />

Perrin cavalcò perso nei propri pensieri per qualche tempo. Alla fine<br />

raggiunsero la strada. Su di essa, il fango non sembrava terribile come sul<br />

prato, anche se, se fosse stato simile a ogni altra strada su cui Perrin aveva<br />

viaggiato, avrebbe avuto i suoi pantani e delle parti cancellate via dalla<br />

pioggia. Mentre la raggiungeva, notò Gaul avvicinarsi. L'Aiel era andato in<br />

avanscoperta a esplorare, e mentre il cavallo di Perrin giungeva sulla strada,<br />

lui notò che qualcuno stava cavalcando dietro Gaul verso di loro.<br />

Era Fennel, uno dei maniscalchi che Perrin aveva mandato avanti con mastro<br />

Gill e gli altri. Perrin provò un'ondata di sollievo nel vederlo, ma fu presto<br />

seguita da preoccupazione. Dov'erano gli altri?<br />

«Lord Perrin!» disse l'uomo, avvicinandosi. Gaul camminava al fianco del suo<br />

cavallo. Fennel era un uomo dalle spalle ampie e portava una scure da operaio<br />

dal lungo manico legata alla schiena. Odorava di sollievo. «Sia lode alla Luce.<br />

Pensavo che non sareste mai arrivati qui. Il vostro uomo ci ha detto che il<br />

salvataggio è riuscito.»<br />

«Proprio così, Fennel» disse Perrin accigliandosi. «Dove sono gli altri?»<br />

«Sono andati avanti, mio signore» disse Fennel, rivolgendogli un inchino<br />

dalla sella. «Io mi sono offerto volontario per rimanere indietro, per quando ci<br />

aveste raggiunto. Avevamo bisogno di spiegare, capite?»<br />

«Spiegare?»<br />

«Il resto di noi si è diretto verso Lugard,» spiegò Fennel «lungo la strada.»<br />

«Cosa?» disse Perrin, frustrato. «Ho dato loro ordine di continuare verso<br />

nord!»<br />

«Mio signore,» disse Fennel con aria imbarazzata «abbiamo incontrato dei<br />

viaggiatori provenienti da quella direzione; hanno detto che il fango aveva reso<br />

la strada verso nord quasi del tutto impraticabile per carri grandi o piccoli.<br />

Mastro Gill ha deciso che dirigersi a Caemlyn passando per Lugard sarebbe stato<br />

il modo migliore per eseguire i tuoi ordini. Spiacente, mio signore. Ecco perché<br />

uno di noi è dovuto rimanere indietro.»<br />

Per la Luce! Non c'era da meravigliarsi che gli esploratori non avessero<br />

trovato Gill e gli altri. Erano andati nella direzione sbagliata. Be', dopo aver<br />

arrancato nel fango per settimane lui stesso - a volte dovendo fermarsi e<br />

aspettare che passassero le tempeste - Perrin non poteva biasimarli per aver<br />

deciso di prendere la strada. Tuttavia questo non gli impediva di sentirsi<br />

frustrato.<br />

«Quanto siamo indietro rispetto a loro?» chiese Perrin.<br />

«Io sono qui da cinque giorni, mio signore.»<br />

Perciò anche Gill e gli altri erano stati rallentati. Bene, quello era già<br />

qualcosa, perlomeno.<br />

«Va' a prendere qualcosa da mangiare, Fennel» disse Perrin. «E grazie per<br />

essere rimasto indietro per informarmi. È stato coraggioso quello che hai fatto,<br />

aspettare da solo così a lungo.»<br />

«Qualcuno doveva farlo, mio signore.» Esitò. «Molti temevano che tu non...<br />

be', che le cose fossero andate storte, mio signore. Vedi, abbiamo immaginato<br />

che sareste stati più veloci di noi, dal momento che avevamo quei carretti. Ma<br />

da quello che sembra qui, avete deciso di portare l'intera città con voi!»

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