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PDF QUI - nonsolofantasy

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per la sua patria sapendo di avere questi a disposizione.<br />

Sorrise mentre vi rifletteva e trovò difficile contenere la sua eccitazione.<br />

Birgitte abbassò finalmente il suo cannocchiale. La sentiva... solenne.<br />

«Cosa?» domandò Elayne mentre le guardie facevano a turno col suo<br />

cannocchiale, esaminando la devastazione. Provava uno strano senso di<br />

indigestione. Aveva mangiato qualcosa di guasto per pranzo?<br />

«Il mondo è appena cambiato, Elayne» disse Birgitte, scuotendo la testa, la<br />

lunga treccia che ondeggiava lievemente. «E appena cambiato in modo davvero<br />

enorme. Ho una tremenda sensazione che sia solo l'inizio.»<br />

Uomini sognano qui<br />

«Questi Manti Bianchi sono gente taciturna, mia signora,» disse Lacile e con<br />

un sorriso tronfio «ma sono comunque uomini. Uomini che non vedono una donna da<br />

un pezzo, suppongo. Questo fa sempre perdere loro quel poco cervello che hanno.»<br />

Faile camminava lungo le linee di cavalli, il cielo cupo, la lancia tenuta di<br />

fronte a sé. Perrin era addormentato; si era ritirato presto in questi giorni,<br />

cercando il sogno del lupo. I Manti Biannchi avevano acconsentito con riluttanza<br />

a ritardare il processo, ma Perrin avrebbe comunque dovuto preparare le parole<br />

da pronunciare lì. Lui borbottava che sapeva già cos'avrebbe detto.<br />

Conoscendolo, avrebbe semplicemente raccontato a Morgase quello che era<br />

successo, schietto come al solito.<br />

Lacile e Selande camminavano da ciascun lato di Faile. Altri membri dei Cha<br />

Faile procedevano dietro, sorvegliando attentamente chiunque fosse abbastanza<br />

vicino da essere a distanza d'orecchio.<br />

«Penso che i Manti Bianchi sapessero che eravamo lì a spiare» disse Selande.<br />

La donna pallida e bassa camminava con la mano sulla spada. Quella posa non<br />

sembrava più impacciata come un tempo: Selande aveva preso sul serio il suo<br />

addestramento con la spada.<br />

«No, dubito che l'abbiano capito» replicò Lacile. Indossava ancora una<br />

semplice blusa color marroncino e la gonna di un marrone più scuro. Selande si<br />

era cambiata subito dopo tornata con brache e spada - aveva ancora un taglio sul<br />

braccio da dove quella spada aveva cercato di ucciderla - ma pareva che<br />

Lacile stesse assaporando il proprio tempo con la gonna.<br />

«Hanno detto a malapena qualcosa di utile» disse Selande.<br />

«Sì,» replicò Lacile«ma penso che sia semplicemente una loro abitudine. La<br />

nostra scusa di controllare come stavano Maighdin e gli altri era ragionevole,<br />

mia signora. Siamo state in grado di consegnare il tuo messaggio, poi<br />

chiacchierare un poco con gli uomini. Sono riuscita a tirar fuori da loro<br />

qualcosa che potrebbe essere di qualche utilità.»<br />

Faile sollevò un sopracciglio, anche se Lacile si azzittì mentre superavano<br />

uno stalliere che stava lavorando fin tardi, strigliando uno dei cavalli.<br />

«I Manti Bianchi rispettano Galad» disse Lacile non appena<br />

lo stalliere fu fuori portata d'udito. «Anche se alcuni borbottano per le cose<br />

che ha detto loro.»<br />

«Quali cose?» domandò Faile.<br />

«Vuole che si alleino con le Aes Sedai per l'Ultima Battaglia» spiegò Lacile.<br />

«Chiunque avrebbe potuto dirti che avrebbero disprezzato quell'idea»<br />

interloquì Selande. «Sono Manti Bianchi!»<br />

«Sì,» disse Faile «ma significa che questo Galad è più ragionevole dei suoi<br />

uomini. Un indizio utile, Lacile.»<br />

La giovane donna si gonfiò, lisciandosi i corti capelli neri al- l'indietro<br />

in un movimento modesto, gettando indietro i nastri rossi che aveva legato lì.<br />

Aveva preso a indossarne il doppio ora, da quando era stata prigioniera degli<br />

Shaido.<br />

Più avanti, una figura allampanata comparve fra due dei cavalli. Aveva folti<br />

baffi secondo lo stile tarabonese e, anche se era giovane, aveva l'aria di una<br />

persona che avesse visto molto nella sua vita. Dannil Lewin, quello che era al<br />

comando degli uomini dei Fiumi Gemelli ora che Tarn aveva misteriosamente deciso<br />

di partire. Volesse la Luce che Tarn fosse al sicuro, ovunque fosse andato.<br />

«Ehilà, Dannil,» disse Faile «che strana coincidenza vederti qui.»<br />

«Coincidenza?» chiese lui grattandosi la testa. Teneva l'arco in una mano,<br />

come un bastone, anche se continuava a lanciarvi delle occhiate, cauto. Molte<br />

persone facevano lo stesso con le loro armi, ora. «Tu mi hai chiesto di venire

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