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PDF QUI - nonsolofantasy

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accanto a lui.<br />

Perrin annuì.<br />

«Questo potrebbe essere stato saggio. Forse dovremmo andare da quella parte<br />

anche noi. Quelli che si sono uniti a noi erano altri mercenari?»<br />

«Sì.»<br />

«Dobbiamo aver preso con noi cinquemila persone in queste ultime, poche<br />

settimane» disse lei pensierosa. «Forse di più. Strano, in questo paesaggio<br />

desolato.»<br />

Lei era bellissima, con i suoi capelli corvini e i lineamenti decisi: un buon<br />

naso saldeano fra due occhi a mandorla. Era vestita con un abito per cavalcare<br />

color rosso vino intenso. Lui la amava con tutto il cuore e ringraziava la Luce<br />

per averla riavuta. Perché si sentiva così imbarazzato accanto a lei ora?<br />

«Sei turbato, marito mio» osservò lei. Lo comprendeva così bene, quasi come<br />

se lei stessa potesse leggere gli odori. Pareva essere una caratteristica delle<br />

donne, però. Anche Berelain ci riusciva.<br />

«Abbiamo radunato troppe persone» disse lui con un grugnito. «Dovrei<br />

cominciare a respingerle.»<br />

«Sospetto che troverebbero comunque un modo per tornare dal nostro esercito.»<br />

«Perché dovrebbero? Potrei lasciare degli ordini.»<br />

«Non puoi dare ordini al Disegno stesso, marito mio.» Lanciò un'occhiata alla<br />

colonna di persone mentre si muovevano sulla strada.<br />

«Cosa...» Perrin si interruppe, cogliendo quello che intendeva. «Pensi che<br />

sia dovuto a me? Al fatto che sono ta'veren?»<br />

«A ogni tappa del nostro viaggio, hai ottenuto più seguaci» disse Faile.<br />

«Nonostante le nostre perdite contro gli Aiel, abbiamo lasciato Malden con una<br />

forza più numerosa di quando siamo partiti. Non hai trovato strano che così<br />

tanti ex gai'shain stiano iniziando a addestrarsi con Tarn nell'uso delle armi?»<br />

«Sono stati sottomessi troppo a lungo» disse Perrin. «Vogliono impedire che<br />

accada di nuovo.»<br />

«E così i bottai imparano a maneggiare la spada» disse Faile «e scoprono di<br />

avere un talento per questo. Scalpellini che non avevano mai pensato di reagire<br />

agli Shaido ora si allenano con il bastone da guerra. Spade prezzolate e<br />

armigeri vengono da noi a frotte.»<br />

«È una coinddenza.»<br />

«Coincidenza?» Suonava divertita. «Con un ta'veren alla testa dell'esercito?»<br />

Faile aveva ragione e, quando Perrin tacque, poté fiutare la sua<br />

soddisfazione per aver vinto quella discussione. Lui non la vedeva come una<br />

discussione, ma lei l'avrebbe considerata tale. Semmai, si sarebbe arrabbiata<br />

con lui perché non aveva alzato la voce.<br />

«Tutto questo terminerà entro pochi giorni, Faile» disse lui. «Una volta che<br />

avremo di nuovo i passaggi, manderò queste persone ai loro rispettivi luoghi. Io<br />

non sto radunando un esercito. Sto aiutando alcuni profughi a tomare a casa.»<br />

L'ultima cosa di cui aveva bisogno erano altre persone che lo chiamassero "mio<br />

signore" e si inchinassero ossequiose.<br />

«Vedremo» disse lei.<br />

«Faile.» Lui sospirò e abbassò la voce. «Un uomo deve vedere una cosa per<br />

quello che è. Non ha senso chiamare una fibbia cardine oppure chiamare un chiodo<br />

ferro di cavallo. Te l'ho detto: non sono un buon capo. L'ho dimostrato.»<br />

«Non è così che la vedo io.»<br />

Perrin strinse il rompicapo del fabbro nella tasca. Avevano discusso di<br />

questo nel corso delle settimane da quando avevano lasciato Malden, ma lei<br />

rifiutava di vedere la ragione. «L'accampamento era un caos mentre tu non c'eri,<br />

Faile! Ti ho detto come Arganda e le Fanciulle si sono quasi uccisi tra loro. E<br />

Aram... Masema l'ha corrotto proprio sotto il mio naso. Le Aes Sedai portavano<br />

avanti giochi che non riesco a immaginare, e gli uomini dei Fiumi Gemelli... lo<br />

vedi come mi guardano con gli occhi pieni di vergogna.»<br />

L'odore di Faile ebbe una punta di rabbia quando Perrin disse quello, e lei<br />

si voltò bruscamente verso Berelain.<br />

«Non è colpa sua» disse Perrin. «Se fossi stato in grado di pensarci, avrei<br />

fermato le voci sul nascere. Ma non l'ho fatto. Ora devo dormire nel letto che<br />

ho fatto per me stesso. Luce! Cos'è un uomo se i suoi vicini non pensano bene di<br />

lui? Non sono un lord, Faile, e questo è quanto. L'ho dimostrato decisamente.»<br />

«Strano» disse lei. «Ma ho parlato con gli altri e loro raccontano una storia<br />

diversa. Dicono che hai contenuto Arganda e hai sedato scoppi di violenza nel

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