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PDF QUI - nonsolofantasy

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stabilizzare il suo governo.<br />

Taringail aveva cercato di manipolarla. Per la verità, c'era riuscito buona<br />

parte del tempo. C'erano stati anche altri. Così tanti che l'avevano spinta da<br />

questa o da quella parte. Lei aveva passato dieci anni ad assecondare qualunque<br />

fazione fosse la più forte. Alla fine era stata in grado di portare avanti le<br />

proprie manovre. Quando Taringail era morto durante una caccia, molti avevano<br />

sussurrato che la sua scomparsa l'aveva liberata, ma quelli vicini a lei avevano<br />

saputo che lei aveva già compiuto grandi passi per comprometterne l'autorità.<br />

Riusciva a ricordare il giorno stesso in cui aveva cacciato via gli ultimi di<br />

quelli che avevano presunto di essere il vero potere dietro il trono. Nel suo<br />

cuore quello era il giorno in cui era diventata davvero regina. Aveva giurato<br />

che non avrebbe mai permesso a nessun altro di manipolarla ancora.<br />

E poi, anni dopo, era arrivato Gaebril. Dopo quello, Valda, che era stato<br />

peggio. Almeno con Gaebril non si era resa conto di cosa stava accadendo. Quello<br />

aveva anestetizzato le ferite.<br />

Un rumore di passi su ramoscelli caduti annunciò una visita. La luce da sopra<br />

si affievolì e le nubi più rade procedettero. I raggi di luce svanirono e i<br />

pesciolini si sparpagliarono.<br />

I passi si fermarono accanto alla sua pietra. «Me ne vado» disse la voce di<br />

Tallanvor. «Aybara ha dato il permesso ai suoi Asha'man di creare passaggi,<br />

iniziando con alcune delle città distanti. Andrò a Tear. Gira voce che lì ci sia<br />

di nuovo un re. Sta radunando un esercito per combattere nell’Ultima Battaglia.<br />

Voglio essere con loro.»<br />

Morgase alzò lo sguardo, fissando davanti attraverso gli alberi. Non era<br />

davvero una foresta. «Dicono che sei stato determinato quanto Occhidoro» disse<br />

lei piano. «Che non ti riposavi, che ti prendevi a malapena il tempo per<br />

mangiare, che trascorrevi ogni momento cercando un modo per liberarmi.»<br />

Tallanvor non disse nulla.<br />

«Non ho mai avuto un uomo che facesse questo per me» continuò lei. «Taringail<br />

mi vedeva come una pedina, Thom come ima bellezza da cacciare e sedurre, e<br />

Gareth come una regina da servire. Ma nessuno di loro ha fatto di me la sua<br />

intera vita, il suo cuore. Penso che Thom e Gareth mi amassero, ma come una cosa<br />

da tenere con sé e a cui badare, e poi lasciarla andare. Non penso che tu mi<br />

avresti mai lasciata andare.» '<br />

«Non lo farò» disse Tallanvor piano.<br />

«Vai a Tear. Eppure hai detto che non te ne saresti mai andato.»<br />

«Il mio cuore resta qui» disse lui. «So bene cosa vuol dire amare da lontano,<br />

Morgase. L'ho fatto per anni prima che questo folle viaggio cominciasse, e lo<br />

farò per anni ancora. Il mio cuore è un traditore. Forse qualche Trolloc mi farà<br />

un favore e me lo strapperà dal petto.»<br />

«Così amaro» sussurrò lei.<br />

«Hai messo ampiamente in chiaro che le mie attenzioni sono indesiderate. Una<br />

regina e un semplice uomo della Guardia. Pura follia.»<br />

«Non più una regina» disse lei.<br />

«Non di nome, Morgase. Solo negli atteggiamenti.»<br />

Una foglia cadde da sopra e finì nella polla. Con il margine lobato e un<br />

verde brillante, avrebbe dovuto poter vivere ancora a lungo.<br />

«Sai qual è la parte peggiore di questo?» chiese Tallanvor. «E la speranza.<br />

La speranza che mi permetto di provare. Viaggiare con te, proteggerti... pensavo<br />

che forse avresti capito. Che forse te ne sarebbe importato. E ti saresti<br />

dimenticata di lui.»<br />

«Lui?»<br />

«Gaebril» sbottò Tallanvor. «Riesco a vedere che pensi ancora a lui. Perfino<br />

dopo tutto quello che ti ha fatto. Io lascio il mio cuore qui, ma tu hai<br />

lasciato il tuo a Caemlyn.» Con la coda dell'occhio, lei poté vederlo voltarsi.<br />

«Qualunque cosa tu abbia visto in lui, io non ce l'ho. Sono solo un semplice,<br />

comune, idiota uomo della guardia che non sa dire le parole giuste. Tu ti<br />

struggevi per Gaebril e lui non faceva altro che ignorarti. È questo l'amore.<br />

Dannate ceneri, io ho fatto proprio la stessa cosa con te.»<br />

Lei non disse nulla.<br />

«Bene,» proseguì lui «ecco perché devo andare. Ora sei al sicuro e questo è<br />

tutto ciò che importa. La Luce mi aiuti, ma è tutto quello che ancora mi<br />

importa!»<br />

Fece per allontanarsi, i suoi piedi che calpestavano i rametti.

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