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geometria e della matematica, perché sono sua opera,<br />
così come la storia. La filosofia si occupa dell’idea, il<br />
vero; la filologia si occupa del fatto, il certo.<br />
62 Risposta: C. Il non-essere, osserva Platone,<br />
esiste solo in senso relativo (relativo agli enti)<br />
e quindi può essere superato, ponendosi a vedere le<br />
idee al di sopra della dimensione degli enti. Il nonessere<br />
corrode la bellezza originaria delle idee iperuraniche<br />
calate nella materia per dare forma alle cose<br />
(in un sinolo, un’un<strong>it</strong>à indissolubile di materia e<br />
forma come dirà Aristotele). Da ciò il disprezzo<br />
platonico del corpo.<br />
63 Risposta: B. Hegel pone il reale e il razionale<br />
come tra loro identici: tutto ciò che è reale è<br />
razionale e tutto ciò che è razionale è reale. Quando<br />
Hegel sostiene che la realtà è Spir<strong>it</strong>o che si manifesta<br />
come total<strong>it</strong>à dialettica, asserisce che la total<strong>it</strong>à delle<br />
cose che sono vanno concep<strong>it</strong>e in un nesso di necess<strong>it</strong>à<br />
che le lega nella storia, come un’un<strong>it</strong>à che si<br />
manifesta in molteplici forme. La risposta A è errata,<br />
perché non vi è contrapposizione tra razionale e<br />
reale. Essi sono commensurabili, anzi sono sempre<br />
coincidenti e non solo come tendenza a coincidere<br />
(errate le risposte C e D).<br />
64 Risposta: C. Per Voltaire (Parigi 1694 – 1778)<br />
il mondo in cui viviamo non è ‘‘il migliore dei<br />
mondi possibili’’. Il male è presente nella nostra<br />
realtà e dobbiamo impegnarci a superarlo. L’illuminista<br />
aspira a un mondo migliore, ma solo operando<br />
su di un male alla volta, senza attuare una rivoluzione<br />
universale, si può raggiungere questo obiettivo (‘‘bisogna<br />
coltivare il nostro orto’’). La nostra ragione è<br />
uno strumento lim<strong>it</strong>ato, non è in grado di cogliere le<br />
ver<strong>it</strong>à ultime ed essenziali. Consapevoli di ciò, l’atteggiamento<br />
della tolleranza reciproca è l’atteggiamento<br />
razionale e giusto.<br />
65 Risposta: D. Feuerbach riprese la tesi hegeliana<br />
dell’un<strong>it</strong>à tra fin<strong>it</strong>o e infin<strong>it</strong>o, invertendone,<br />
però, il verso. Per Hegel tale un<strong>it</strong>à si realizzava<br />
nell’Idea o Pensiero, dialetticamente mosso, che si<br />
manifestava nell’uomo; Feuerbach, invece, considerò<br />
l’uomo nella sua interezza, quindi corpo e pensiero.<br />
La religione è parte della storia dell’uomo (integralmente<br />
inteso), iil quale aspira all’infin<strong>it</strong>o e a Dio.<br />
Sofferente per la sua lim<strong>it</strong>atezza e la sua precarietà,<br />
l’uomo proietta l’aspirazione all’infin<strong>it</strong>o in un Dio<br />
che si rappresenta come esterno a sé. Allora,Dionon<br />
è che la stessa coscienza umana alienata dall’uomo al<br />
qualerivelalasualasuaprofondaintim<strong>it</strong>à.Intal<br />
senso, la teologia non è che lo studio di queste<br />
rivelazioni che l’uomo fa della propria essenza, essa<br />
è ‘‘antropologia’’.<br />
66 Risposta: D. Protagora (Abdera, 486 a.C. – mar<br />
Ionio, 411 a.C.), sofista, r<strong>it</strong>eneva che la realtà<br />
oggettiva appare differente in base agli individui che<br />
la interpretano; non esiste, quindi, una ver<strong>it</strong>à assoluta.<br />
Egli attribuisce al singolo individuo la facoltà di<br />
produrre la ver<strong>it</strong>à, partendo dalle proprie sensazioni.<br />
Parmenide ed Eracl<strong>it</strong>o, sebbene per vie opposte, saranno<br />
sosten<strong>it</strong>ori della ver<strong>it</strong>à universale (A ed E sono<br />
errate). Socrate riconoscerà la possibil<strong>it</strong>à di elaborare<br />
una ver<strong>it</strong>à comune a mezzo del dialogo (B errata).<br />
Gorgia, sofista come Protagora, non è noto per questa<br />
formula (C errata).<br />
67 Risposta: E. Herbert Spencer (Derby 1820-<br />
1903) è stato un grande filosofo br<strong>it</strong>annico.<br />
Interessato all progresso umano e all’evoluzione cosmica<br />
e biologica, Spencer propose già dal 1860<br />
l’idea di un sistema di filosofia generale, che egli<br />
precisò ne First Principles del 1862. Già dai suoi<br />
primi saggi emerge l’impostazione fondamentale del<br />
suo pensiero che intende l’evoluzione e il progresso<br />
come la legge universale della v<strong>it</strong>a e del cosmo.<br />
Questa è la visione di Spencer del progresso come<br />
legge cosmica, e cioè applicabile a tutto. La realtà<br />
sarebbe velata dal progresso cosmico.<br />
68 Risposta: B. Vi sono due tipi di ente: ente reale<br />
(tutto ciò che esiste fuori di noi) e gli enti<br />
logici (realtà mentali). La copula ‘‘è’’ applicata agli<br />
enti logici non ne attribuisce l’esistenza, ma solo la<br />
relazione con altri enti logici (C e D errate).<br />
69 Risposta: C. Comte (1798 - 1857) classifica le<br />
scienze in sintetiche e anal<strong>it</strong>iche: le discipline<br />
semplici (la matematica, la chimica, la fisica) defin<strong>it</strong>e<br />
anal<strong>it</strong>iche, in quanto analizzano nei particolari le<br />
materie in questione; le discipline più complesse e<br />
sintetiche, come la biologia, perché tram<strong>it</strong>e queste si<br />
studia un elemento in funzione del tutto. Comte vuol<br />
dimostrare che il pensiero pos<strong>it</strong>ivo, che si sviluppa<br />
nelle materie semplici, prima o poi dovrà necessariamente<br />
estendersi ad altre materie quali la pol<strong>it</strong>ica,<br />
giungendo così alla nasc<strong>it</strong>a di una scienza pos<strong>it</strong>iva<br />
della società, la sociologia.<br />
70 Risposta: D. Protagora, nacque ad Abdera, Tracia,<br />
verso il 480 a.C. Svolse la sua attiv<strong>it</strong>à<br />
filosofica e d’insegnamento in diverse c<strong>it</strong>tà greche,<br />
soggiornando spesso nell’Atene di Pericle. A differenza<br />
dei pensatori precedenti, Protagora è un prolifico<br />
scr<strong>it</strong>tore. ‘‘L’uomo è misurad<strong>it</strong>uttelecose,di<br />
quelle che sono in quanto sono, di quelle che non<br />
sono in quanto non sono’’ è una sua famosa tesi,<br />
ripresaediscussadaPlatonenelTeeteto.<br />
71 Risposta: C. J.S. Mill (Pentonville 1806 – Avignone<br />
1873) filosofo ed economista br<strong>it</strong>annico.<br />
Le proposizioni generali non sono che estensioni a<br />
una classe di individui di ciò che è vero per alcuni di<br />
questi individui (osservato che molti uomini muoiono,<br />
sosteniamo che gli uomini muoiono). Ciò che<br />
§ Ulrico Hoepli Ed<strong>it</strong>ore S.p.A. Soluzioni e commenti 7<br />
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