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do l’analista riesce a far riemergere dall’inconscio
ciò che il meccanismo di rimozione aveva allontanato
dalla coscienza.
50 Risposta: C. Sigmund Schlomo Freud (1856-
1939) è stato un neurologo, psicoanalista e
filosofo austriaco, fondatore della psicoanalisi, una
delle principali correnti della moderna psicologia; ha
elaborato la teoria dell’iceberg secondo la quale l’inconscio
governa il comportamento e il pensiero degli
esseri umani e delle interazioni tra individui.
51 Risposta: D. Storicamente ci sono tre approcci
che studiano l’età evolutiva: la psicoanalisi, la
teoria comportamentista dell’apprendimento e l’epistemologia
genetica di Piaget in ambito cognitivo.
Tutti questi approcci utilizzano come strumenti di
indagine i test, l’osservazione e il metodo sperimentale.
52 Risposta: E. George Herbert Mead (South Hadley
1863 – 1931) tentò di precisare la sua
concezione della base sociale del ‘‘sé’’ e la sua
concomitante convinzione che il sé non si esaurisce
semplicemente nella pura organizzazione degli atteggiamenti
sociali, introducendo la distinzione tra
l’‘‘io’’ e il ‘‘me’’. L’‘‘io’’ e il ‘‘me’’ sono entrambi
necessariamente connessi con l’esperienza sociale.
Ma l’‘‘io’’ è la risposta dell’organismo agli atteggiamenti
degli altri; il ‘‘me’’ è l’insieme organizzato
degli atteggiamenti degli altri che un individuo assorbe.
53 Risposta: D. Avram Noam Chomsky (Filadelfia
1928) considera la produzione e la comprensione
del linguaggio come un meccanismo innato
(Dispositivo di Acquisizione Linguistica, LAD). Il
LAD consente al bambino di elaborare il linguaggio,
di costruire schemi linguistici, di comprenderli e di
produrli secondo regole grammaticali.
54 Risposta: C. Jerome Bruner (New York 1915)
ha sottolineato l’importanza delle motivazioni
intrinseche o interiori e in particolare la soddisfazione
della scoperta e della conquista personale, che
aumenta con l’accrescersi delle capacità del soggetto
e sospinge a sempre nuove conquiste. Bruner afferma
che le motivazioni intrinseche, di cui quasi tutti i
bambini sono portatori, sono costituite dalla curiosità,
dal desiderio di competenza, dal bisogno di identificazione,
dalla motivazione della reciprocità.
55 Risposta: C. Kurt Lewin (Mogilno 1890 – Newtonville
1947) è stato uno psicologo tedesco,
pioniere della psicologia sociale e esponente della
Gestalt; sviluppò la psicologia topologica detta anche
teoria del campo, per descrivere le dinamiche di
gruppo e in particolare avviò la ricerca attiva o action
research neigruppidiformazionechiamatit-group
(training-group).
56 Risposta: A. Se parlo di ‘‘elaborazione delle
informazioni ricevute’’ sto parlando di codifica.
Le fasi principali nell’elaborazione della memoria
sono: la codifica: l’elaborazione delle informazioni
ricevute; l’immagazzinamento: lacreazionedi
registrazioni permanenti delle informazioni codificate;
il richiamo: il recupero delle informazioni immagazzinate,
in risposta a qualche sollecitazione.
57 Risposta: A. La presentazione seriale successiva
è una tecnica per studiare la memorizzazione.
Gli elementi che costituiscono la serie vengono
esposti uno alla volta e il soggetto deve recuperare le
informazioni nell’ordine in cui li ha appresi. La B si
riferisce, invece alla presentazione seriale per anticipazione
in cui il soggetto, dopo che ha già visto
tutti gli elementi, partendo dal primo deve anticipare
sempre l’elemento successivo.
58 Risposta: A. La parola Gestalt è un termine
tedesco che significa ‘‘forma, schema’’. I tre
principali esponenti di questa scuola, che si sviluppò
agli inizi del XX secolo, furono Wertheimer, Kohler e
Koffka.
59 Risposta: C. L’area di Wernicke è responsabile
della comprensione del linguaggio, come rivelato
da ricerche su pazienti lesionati e si trova nel
lobo temporale, immediatamente posteriore alla corteccia
uditiva primaria. Fu Carl Wernicke nel 1874 a
scoprire che un danno a quest’area causava un tipo
particolare di afasia.
60 Risposta: C. In passato la storia della psichiatria
coincise di fatto con la storia della schizofrenia;
Emil Kraepelin (1856-1926) ed Eugene Bleuler
(1857-1939) ne furono i principali studiosi. Il
termine psicopatia fu introdotto nel 1891 da Koch,
che ribattezzò le forme che la psichiatria definiva
come follia morale con il termine di ‘‘inferiorità
psicopatica’’. Il termine comparve anche nella Psicopatia
sessuale. Perversioni e anomalie (1886) di
von Krafft-Ebing, per definire perversioni e anomalie
sessuali. Per Kurt Schneider, (Personalità psicopatiche,
1923), soffre di psicopatia una persona con
personalità anormale.
61 Risposta: B. Il pregiudizio è un atteggiamento
di intergruppo particolarmente studiato dalle
scienze sociali.
In psicologia si intende per pregiudizio l’opinione
preconcetta acquisita non per conoscenza diretta ma
in base alle opinioni comuni o alle voci. Gordon
Allport, psicologo statunitense (1897–1967) sostiene
che un concetto errato (che è sempre possibile) si
trasforma in pregiudizio quanto rimane irreversibile
§ Ulrico Hoepli Editore S.p.A. Soluzioni e commenti 5
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