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una potenza che ha per base la stessa base e come<br />

esponente la differenza tra l’esponente del dividendo<br />

e l’esponente del divisore. Quindi: 100 100 /100 1 =<br />

100 100-1 =100 99 .<br />

252 Risposta: A. 5/x =3/7D (35 – 3x)/7x =0D<br />

x =35/3.(x L 0).<br />

253 Risposta: A. 1/a b.<br />

Per esempio: 2 < 3, 1/2 > 1/3.<br />

254 Risposta: B. Nel sistema con due equazioni<br />

generali della retta in forma esplic<strong>it</strong>a:<br />

y ¼ mx þ q<br />

y ¼ mx þ q<br />

Sost<strong>it</strong>uendo nella prima le coordinate del punto (0, 2)<br />

e nella seconda quellen del punto (1, 4) si ottiene:<br />

q ¼ 2<br />

m ¼ 2<br />

Quindi la retta passante per i due punti ha equazione:<br />

y = 2x + 2.<br />

255 Risposta: D. In statistica la media ar<strong>it</strong>metica di<br />

uninsiemedidatiècalcolata sommando tra<br />

loro i singoli valori, dividendo poi il risultato per il<br />

loro numero complessivo. La media ar<strong>it</strong>metica dei 3<br />

dati è: (3+7+10)/3=20/3=6,6.<br />

256 Risposta: B. Un frattale è un oggetto geometrico<br />

che si ripete nella sua struttura allo stesso<br />

modo su scale diverse, cioè che non cambia aspetto<br />

anche se visto con una lente d’ingrandimento. Questa<br />

caratteristica è spesso chiamata autosimilar<strong>it</strong>à. Il<br />

neologismo frattale venne coniato nel 1975 da Benoît<br />

Mandelbrot, e deriva dal latino fractus (rotto, spezzato),<br />

così come il termine frazione; infatti, le immagini<br />

frattali sono considerate dalla matematica oggetti<br />

di dimensione frazionaria.<br />

257 Risposta: A. In geometria solida, il parallelepipedo<br />

(etimologicamente: a piani, in greco epipedòn,<br />

paralleli) è un poliedro le cui facce sono 6<br />

parallelogrammi. L’ampiezza degli angoli formati<br />

dalle sue facce può variare; quando gli angoli sono<br />

retti (formando un rettangolo per ogni faccia) si parla<br />

di parallelepipedo rettangolo.<br />

258 Risposta: C. 2x +(4–6x) =2x +4–6x =4–4x<br />

=4(1–x).<br />

259 Risposta: C. Seeleviamo4 100 abbiamo come<br />

risultato un numero che è rappresentabile come<br />

1,60 l 10 60 il che significa che il numero possiede più<br />

delle 50 cifre richieste dalla domanda; provando con<br />

3 si trova come risultato 5,15 l 10 47 quindi il numero<br />

possiede meno di 50 cifre e di conseguenza sia 2 che<br />

1 avranno valori minori di 3 100 .<br />

260 Risposta: D. y = e f(x) D y’ = f’(x) l e f(x) l lne =<br />

f’(x) l e f(x) .<br />

Quindi: y = e senx D y’ =cosx l e senx<br />

261 Risposta: A. Lecoordinatedelpuntomediosi<br />

calcolano con le seguenti formule: x m =(x 1 +<br />

x 2)/2=3ey m =(y 1 + y 2)/2 = 4.<br />

262 Risposta: E. Una terna p<strong>it</strong>agorica è una terna di<br />

numeri naturali a, b e c, taliche:a 2 + b 2 = c 2 .<br />

Deriva il suo nome dal teorema di P<strong>it</strong>agora, da cui<br />

discende che ad ogni triangolo rettangolo corrisponda<br />

una terna p<strong>it</strong>agorica, e viceversa. Unico insieme di<br />

numeri che non rappresenta una terna p<strong>it</strong>agorica è: 2,<br />

4, 6. Infatti: 2 2 +4 2 =4+16=20L 6 2 .<br />

263 Risposta: C. Ladistanzatraduepuntiècalcolata<br />

con la seguente ffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffi<br />

formula:<br />

d ¼ x1 x2 2 þ y1 y2 2<br />

q<br />

Applicando tale formula al caso in esame e considerando<br />

che l’origine degli assi O ha cordinate (0, 0) si<br />

ottiene:<br />

dA ¼<br />

dB ¼<br />

dC ¼<br />

ffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffi<br />

ð3 0Þ 2 þð4 0Þ 2<br />

q<br />

ffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffi<br />

2 0 2 þ 5 0 2<br />

q<br />

ffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffi<br />

ð0 0Þ 2 þð6 0Þ 2<br />

q<br />

Quindi d A =5;d B =5,39;d C = 6. Il punto C risulta<br />

quindi essere il più distante dall’origine O, il punto a<br />

il più vicino. La risposta corretta come dimostrato è<br />

la C.<br />

264 Risposta: B. In geometria, si definisce ettagono<br />

(o eptagono) un poligono convesso avente sette<br />

lati e sette angoli. Inoltre si definisce ettagono regolare<br />

un ettagono avente tutti i lati tra loro congruenti<br />

e tutti gli angoli della stessa ampiezza (la somma<br />

degli angoli interni è sempre 900_).<br />

265 Risposta: C. L’apotemaèil segmento che parte<br />

dal centro di un poligono regolare e cade perpendicolarmente<br />

al lato. L’apotema individua il raggio<br />

del cerchio inscr<strong>it</strong>to nel poligono e al crescere del<br />

numero dei lati del poligono l’apotema tende a coincidere<br />

con il raggio del cerchio circoscr<strong>it</strong>to, mentre il<br />

poligono tende a coincidere con il cerchio circoscr<strong>it</strong>to.<br />

266 Risposta: D. L’espressione rappresenta il quadrato<br />

di un binomio che sviluppato diventa: a 2<br />

–2ab + b 2 .LarispostaC è sbagliata perché il doppio<br />

prodotto è riportato con segno pos<strong>it</strong>ivo, ma:<br />

2 l (a) l (–b) =–2ab.<br />

§ Ulrico Hoepli Ed<strong>it</strong>ore S.p.A. Soluzioni e commenti 17<br />

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