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minimi termini (dividendo numeratore e denominatore<br />
per 2) diventa: 4/5.<br />
378 Risposta: B. Ilnumerodioggetti(numeri)non<br />
coincide con il numero di posti, inoltre non<br />
conta l’ordine degli elementi (terne non ordinate): si<br />
parla dunque di combinazione. Nel calcolo combinatorio,<br />
dati due interi pos<strong>it</strong>ivi n e k, si definisce<br />
combinazione di n elementi presi k alla volta, ogni<br />
sottoinsieme di k oggetti estratti da un insieme di n<br />
elementi. Per semplic<strong>it</strong>à ipotizziamo che non vi siano<br />
elementi ripetuti nei 4 numeri fissati: la combinazione<br />
semplice di n elementi presi k alla volta è:<br />
4<br />
¼ 4<br />
3<br />
Cð4; 3Þ ¼<br />
¼ 4<br />
3! 1!<br />
379 Risposta: A. Esprimendo gli angoli in radianti,<br />
risulta che: cos1 = 0,54; cos2 = –0,42; cos3 =<br />
–0,99; cos4 = –0,65. Dispondendo i valori in ordine<br />
crescente si ha: cos3, cos4, cos2, cos1.<br />
380 Risposta: B. In matematica si definisce monomio<br />
un’espressione algebrica cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a da un<br />
coefficiente numerico e una parte letterale, dove non<br />
compaiano addizioni o sottrazioni. Due monomi sono<br />
defin<strong>it</strong>i simili se, una volta ridotti a forma normale,<br />
hanno la medesima parte letterale, con gli stessi<br />
esponenti. Due monomi sono defin<strong>it</strong>i uguali se oltre<br />
ad essere simili hanno anche lo stesso coefficiente<br />
numerico.<br />
381 Risposta: A. La tangente di un angolo è defin<strong>it</strong>a<br />
come il rapporto tra il seno e il coseno dell’angolo<br />
stesso. Quindi:<br />
tgx =senx /cosx D tgp =senp /cosp D<br />
D tgp =0/–1=0.<br />
382 Risposta: E. f(x+1) = f(x) +1=1D<br />
f(2) = f(1) + 2 = 3 D f(3) = f(2) + 2 = 5.<br />
383 Risposta: B. Illogar<strong>it</strong>modiunnumero(argomento<br />
del logar<strong>it</strong>mo) in una data base, è defin<strong>it</strong>o<br />
come l’esponente a cui elevare la base per ottenere<br />
l’argomento del logar<strong>it</strong>mo stesso. Quindi: a =<br />
log2 (1/2) D 2 a =1/2D a =–1.<br />
384 Risposta: C. Possiamo scomporre l’equazione<br />
nelle due equazioni: x 2 +1=0e<br />
x + 3 = 0. La prima non ha soluzioni poiché per<br />
qualsiasi x il primo membro è sempre maggiore di<br />
zero. La seconda è una semplice equazione di primo<br />
grado la cui soluzione è x =–3,perciòabbiamo una<br />
sola soluzione accettabile.<br />
385 Risposta: C. f(2) = f(1 + 1) = f(1) + 4 = 5<br />
f(3) = f(2 + 1) = f(2) + 4 = 9.<br />
386 Risposta: D. L’equazione canonica della circonferenza<br />
è: x 2 þ y 2 þ ax þ by þ c ¼ 0, e il<br />
raggio è dato dalla formula: qffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffi<br />
r ¼ 2 þ 2 c<br />
,dovea =–a/2eb = –b/2. Riscrivendo l’equazione<br />
nel ques<strong>it</strong>o in forma canonica otteniamo:<br />
x 2<br />
pffiffiffi 2 2 3x<br />
2<br />
þ y<br />
3<br />
ffiffiffi p<br />
3y<br />
¼ 0<br />
3<br />
sffiffiffiffiffi<br />
sffiffiffiffiffi<br />
r ¼<br />
6<br />
9<br />
¼<br />
2<br />
3<br />
387 Risposta: D. La probabil<strong>it</strong>à di ottenere da ogni<br />
dado un numero pari o equivalentemente un<br />
numero dispari è 3/6 = 1/2. Il risultato del secondo<br />
dado è condizionato al primo e il terzo è condizionato<br />
a entrambi i precedenti: per ottenere un punteggio<br />
dispari è necessario ottenere dal lancio dei 3 dadi, tre<br />
numeri dispari o due numeri pari e uno dispari, in<br />
modotalechelalorosommasiadispari.Laprobabil<strong>it</strong>à<br />
condizionata dell’evento C (risultato terzo dado)<br />
condizionata all’evento B (risultato secondo dado) e<br />
all’evento A (risultato primo dado) è:<br />
PðAÞ PðBÞ PðCÞ<br />
PðCjBjAÞ ¼ !<br />
PðAÞ PðBÞ<br />
1=2 1=2 1=2<br />
! PðCjBjAÞ ¼ ¼ 1=2:<br />
1=4<br />
388 Risposta: C. e t e e z sono dei numeri reali.<br />
389 Risposta: C. Per trovare i punti di intersezione<br />
della parabola con l’asse delle ascisse si pone y<br />
= 0 (tutti i punti che appartengono all’asse x, hanno<br />
ordinata = 0) e si risolve l’equazione di 2_ grado: x 2 –<br />
2x +1=0D (x –1) 2 =0D x =1.Sièvisto come<br />
nello sviluppo l’equazione non è altro che un quadrato<br />
di un binomio, per questo motivo le soluzioni<br />
dell’equazione di secondo grado sono due, reali e<br />
coincidenti (entrambe pari a 1). La parabola avrà<br />
dunque solo un punto di intersezione con l’asse x (o<br />
meglio 2 e coincidenti).<br />
390 Risposta: B. y = x 2 +4D y’ =2x.<br />
(Ricordando che: y = k D y’ =0ey = f(x) m D<br />
y’ = m l f(x) m–1 l f’(x).<br />
391 Risposta: D. Tenendo presente che un termine<br />
negativo elevato al quadrato diventa pos<strong>it</strong>ivo e<br />
sost<strong>it</strong>uendo i valori indicati nell’espressione si ottiene:<br />
3 ð 1=2Þ 2<br />
4=3 ½5 ð 1=2Þð4=3Þ 2<br />
Š¼<br />
¼ 3 1=4 4=3 ½5 ð 1=2Þ ð16=4ÞŠ ¼<br />
§ Ulrico Hoepli Ed<strong>it</strong>ore S.p.A. Soluzioni e commenti 25<br />
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