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166 Risposta: E. Tutto quello che percepiamo, è<br />
percep<strong>it</strong>o come fenomeno nel tempo e nello<br />
spazio, che Kant (Königsberg 1724 – Königsberg<br />
1804) definisce forme a priori della sensibil<strong>it</strong>à, cioè<br />
intuizioni pure, indipendenti da ogni esperienza.<br />
167 Risposta: B. Zenone di Elea, filosofo greco<br />
presocratico e un membro della Scuola di Parmenide,<br />
nel V secolo a.C., ebbe quale intento principale<br />
la difesa delle conclusioni circa l’inesistenza del<br />
movimento e della molteplic<strong>it</strong>à. Nel fare ciò, egli<br />
gettò le basi dell’arte dell’argomentare e del discutere,<br />
la dialettica. Anche Melisso fu filosofo parmenideo,<br />
ma la sua principale occupazione fu lo sviluppo<br />
della stessa dottrina del maestro (la C è errata). Le<br />
altre risposte sono errate.<br />
168 Risposta: C. Fichte a partire dal dicembre 1807,<br />
per 14 domeniche consecutive, diventa, coi<br />
suoi Discorsi alla nazione tedesca, l’animatore della<br />
resistenza tedesca alla serv<strong>it</strong>ù pol<strong>it</strong>ica. Tollerate dalle<br />
autor<strong>it</strong>à francesi, che non le giudicarono troppo<br />
pericolose, e segu<strong>it</strong>e da un non foltissimo pubblico,<br />
le conferenze furono pubblicate nel 1808 e divennero<br />
nel giro di pochi anni un importante punto di riferimento<br />
per la coscienza nazionale tedesca. In queste<br />
conferenze egli chiederà la fine delle discriminazioni<br />
sociali, facendo però leva sulla superior<strong>it</strong>à etnicoculturale<br />
del popolo tedesco.<br />
169 Risposta: C. Comte (Montpellier 1798 – Parigi<br />
1857) r<strong>it</strong>eneva che la storia dell’uman<strong>it</strong>à aveva<br />
segu<strong>it</strong>o la legge dello sviluppo. Nell’antich<strong>it</strong>à gli<br />
uomini cercarono le cause per spiegare i processi<br />
della natura ma, non avendo ancora uno spir<strong>it</strong>o cr<strong>it</strong>ico,<br />
questi erano considerati ent<strong>it</strong>à sovrannaturali<br />
(stadio teologico - Medioevo). Con il passaggio dall’osservazione<br />
all’argomentazione, la ragione si afferma<br />
e si cercano nuove cause per spiegare la Natura,<br />
non più legate alla fede (stadio metafisico - dal<br />
Rinascimento all’Illuminismo). Solo nello stadio pos<strong>it</strong>ivo<br />
(rivoluzione industriale), gli uomini spiegano<br />
gli eventi con le leggi naturali.<br />
170 Risposta: D. Senofane denunciò l’antropomorfismo<br />
divino, ins<strong>it</strong>o soprattutto nella m<strong>it</strong>ologia<br />
classica (Omero ed Esiodo), asserendo l’unic<strong>it</strong>à ela<br />
non intelligibil<strong>it</strong>à di Dio. Rispetto all’illim<strong>it</strong>atezza<br />
divina, la conoscenza umana resta lim<strong>it</strong>ata e fondata<br />
su opinioni. Ciò nonostante, la ricerca può portare<br />
l’uomo a migliorare la sua sapienza. Il sapere riveste<br />
un ruolo fondamentale nella società umana, essendo<br />
uno dei più alti valori civili. Con ciò Senofane si<br />
oppose alla dominante cultura della forza fisica e<br />
delle virtù agonali.<br />
171 Risposta: C. Secondo Dilthey (Wiesbaden 1833<br />
– Siusi 1911), nelle scienze della natura noi<br />
conosciamo con l’osservazione esterna, mentre la<br />
conoscenza delle cose dello spir<strong>it</strong>o è realizzata per<br />
mezzo della esperienza vissuta (Erlebnis). I fatti<br />
umani sono il risultato della oggettivazione della<br />
v<strong>it</strong>a degli uomini. Grazie al ‘‘co-sentimento’’ e alla<br />
‘‘penetrazione simpatetica’’, l’uomo può rivivere<br />
(Nacherleben) le oggettivazioni degli altri uomini,<br />
giungendo a una comprensione che è completamente<br />
diversa da quella della natura estranea.<br />
172 Risposta: C. David Hume (Edimburgo 1711 –<br />
Edimburgo 1776) sostenne che nella nostra<br />
mente tutto deriva dai sensi (nessuna idea innata è<br />
possibile); essa contiene solo ‘‘percezioni’’, che si<br />
distinguono per ‘‘grado di forza e vivac<strong>it</strong>à’’ e per<br />
successione. Le prime percezioni che giungono alla<br />
nostra mente sono le ‘‘impressioni’’ (sensazioni, passioni<br />
ed emozioni), esse hanno il massimo dell’intens<strong>it</strong>à.<br />
Solo successivamente, tali impressioni vengono<br />
trasformate in ‘‘idee’’, che sono percezioni<br />
depotenziate e deboli.<br />
173 Risposta: C. Nel quinto secolo Sant’Agostino<br />
applicò la filosofia platonica nella sua teologia,<br />
ma non di Aristotele. Alla fine del secolo Boezio<br />
intraprese la traduzione delle opere di Aristotele e di<br />
altri greci in latino, visto il declino del greco classico<br />
in occidente. Le sue traduzioni e commentari per<br />
secoli furono l’unica fonte di conoscenza della tradizione<br />
filosofica greca. Nel frattempo, l’ostil<strong>it</strong>à della<br />
Chiesa verso i pensatori pagani persisteva. Al contrario,<br />
le opere di Aristotele erano diffuse nel Medio<br />
Oriente. San Tommaso fece uso della filosofia Aristotelica<br />
nella sua teologia.<br />
174 Risposta: C. Talete (circa 635-543 a.C.), il<br />
filosofo più noto della scuola ionica, è stato<br />
illustre c<strong>it</strong>tadino della c<strong>it</strong>tà di Mileto, nella Ionia. Si<br />
tramanda dall’antich<strong>it</strong>à chesiastatouomodigrande<br />
sapienza e acume pol<strong>it</strong>ico, tanto da essere annoverato<br />
tra i Sette Saggi della Grecia. Per tale motivo Talete<br />
di Mileto è da sempre stato considerato il primo dei<br />
filosofi. Di Talete gli antichi hanno anche detto che<br />
doveva essere attribu<strong>it</strong>a a lui la celebre affermazione<br />
‘‘conosci te stesso’’; inoltre è noto il suo teorema di<br />
geometria.<br />
175 Risposta: B. Le ricerche elaborate da Marx<br />
mirarono a formulare una teoria scientifica<br />
della storia. Egli distinse tra elementi strutturali ed<br />
elementi sovrastrutturali della storia. Il concetto di<br />
struttura faceva riferimento alle condizioni materiali<br />
dei rapporti tra gli uomini e tra questi e la natura. Si<br />
tratta quindi dell’economia, intesa come attiv<strong>it</strong>à di<br />
trasformazione che l’uomo compie sulla natura e,<br />
insieme, come sistema di relazioni tra gli uomini<br />
che producono. Da questa realtà materiale, Marx<br />
distinse le interpretazioni degli uomini delle s<strong>it</strong>uazioni,<br />
quindi i pensieri pol<strong>it</strong>ici, le ideologie sociali,<br />
le religioni, le teorie scientifiche ecc.<br />
§ Ulrico Hoepli Ed<strong>it</strong>ore S.p.A. Soluzioni e commenti 17<br />
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