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FILOSOFIA - SOLUZIONI E COMMENTI «
pito di dare fondamento a tutti i saperi. Mentre la
filosofia è metodologia scientifica e deve limitarsi a
esaminare la natura propria di ogni scienza.
134 Risposta: B. Francesco Bacone (Londra 1561 –
1626), filosofo, politico e saggista inglese.
Formatosi con studi di legge, fu comunque un sostenitore
e strenuo difensore della rivoluzione scientifica.
Baconiano elabora un metodo per raggiungere
una conoscenza certa di un fenomeno. Si distinguono
due parti fondamentali: la pars destruens ovvero la
parte che distrugge, consiste nell’eliminare le antiche
conoscenze errate, gli idola, cioèle illusioni o pregiudizi,
e la pars costruens. Èdunque necessario fare
tabula rasa di tutti i pregiudizi e procedere quindi con
un metodo razionale.
135 Risposta: A. L’iperuranio è un concetto del
Fedro di Platone. Secondo Platone l’iperuranio
è quella zona al di là del cielo dove risiedono le idee.
L’iperuranio è il mondo oltre la volta celeste che è
sempre esistito, in cui le idee sono immutabili e
perfette. L’iperuranio è raggiungibile solo dall’intelletto,
non tangibile dagli enti terreni e corruttibili.
Nella visione classica la volta celeste rappresenta il
limite estremo del luogo fisico: la definizione di
‘‘oltre la volta celeste’’, porta l’iperuranio in una
dimensione metafisica, a-spaziale e a-temporale e,
dunque, puramente spirituale.
136 Risposta: C. Illogos è parola e ragionamento.
Così, alcuni sofisti, come Gorgia (Leontinoi,
circa 485 a.C. – Larissa, circa 375 a.C.), svilupparono
l’arte della parola, corretta e suggestiva: la retorica.
Altri, come Protagora (Abdera, 486 a.C. – mar
Ionio, 411 a.C.), si occuparono dell’arte del ragionamento
coerente e rigoroso: la dialettica.
137 Risposta: D. NelDialogo sopra i due massimi
sistemi, Galilei espone le sue prove a favore
dell’eliocentrismo copernicano, contro il sistema tolemaico
(geocentrico). La forma del dialogo è probabilmente
ricercata per lo scopo persuasivo che
l’opera avrebbe dovuto avere. Il dialogo è, inoltre,
scritto in volgare, allo scopo di estendere la sua
lettura oltre le università e i dotti.
138 Risposta: D. Martin Heidegger (1889-1976)
filosofo tedesco, si dedicò all’insegnamento
accademico e alle sue opere filosofiche. Fu nominato
rettore dell’Università di Friburgo e aderì al partito
nazionalsocialista. Nel discorso di apertura L’autoaffermazione
dell’università tedesca, difese l’autonomia
dell’istituzione universitaria rispetto alla ‘‘scienza
politicizzata’’. Nello stesso anno, tuttavia, pronunciò
un Appello agli studenti tedeschi, incuiaffermò:
‘‘Non teoremi e idee siano le regole del vostro
vivere. Il Führer stesso e solo lui è la realtà tedesca
dell’oggi e del domani e la sua legge’’.
139 Risposta: B. Strumento di indagine per eccellenza
è, per Socrate, il dialogo. Si tratta di un
metodo con il quale gli uomini sviluppano una ricerca
interiore (nella propria ragione) ma che presuppone
il confronto collettivo (la D è errata). Attraverso
una sincera interrogazione di se stessi, gli uomini
confrontano i propri concetti tra loro e con le esperienze,
in modo da far luce sulla verità. LaA è errata,
perché l’ironia è una fase preparatoria al dialogo. C
ed E sono errate, anche se Socrate non esclude l’esercizio
del dubbio e l’osservazione.
140 Risposta: E. Secondo Socrate (Atene, 470 a.C./
469 a.C. – 399 a.C.), la ricerca filosofica deve
partire dal presupposto di sapere di non sapere. Solo
dubitando fermamente delle conoscenze acquisite,
l’uomo può dare inizio all’indagine filosofica, attraverso
un dialogo in cui si incontrano più intelligenze.
La D è errata, perché fa riferimento al motto greco
iscritto sul tempio dell’Oracolo di Delfi. La A è
errata, si riferisce a Eraclito. La B è errata, si riferisce
aGorgia.LaC è errata, si riferisce ai pitagorici.
141 Risposta: D. Asserendo che il mondo è una
rappresentazione, Schopenhauer ne trae le conclusioni
sostenendo che il concetto di rappresentazione
presuppone un soggetto e un oggetto. Questi
due elementi sono assolutamente inseparabili, dato
che non esisterebbe un mondo senza un soggetto, né
un soggetto della conoscenza senza un oggetto.
142 Risposta: E. Pietro Abelardo (Le Pallet, 1079 –
Chalon-sur-Saône 1142) si oppose al realismo,
ritenendo che non esistono universali separati, ma
solo individui. Tuttavia non accolse il nominalismo
per la riduzione degli universali a pure espressioni
verbali. Gli universali sono astrazioni con le quali
conosciamo la realtà, sono significati che gli uomini
assumono in maniera convenzionale, così da poter
comunicare le astrazioni delle loro menti. Hanno
quindi realtà concettuale.
143 Risposta: E. Nella filosofia tradizionale, ‘‘trascendentale’’
indicava le caratteristiche generalissime
degli enti (quei caratteri che appartengono
a tutti gli oggetti indipendentemente da tutte le differenze,
come la ‘‘solidità’’); in Kant (Königsberg
1724 – Königsberg 1804) il termine ‘‘trascendentale’’
indica le caratteristiche generali della nostra
conoscenza, cioè le strutture della nostra conoscenza
a priori (prima e indipendentemente dal loro operare
concreto sugli oggetti dell’esperienza). È importante
non confondere questo termine con il termine ‘‘trascendente’’,
che indica ciò che è oltre il mondo fisico
(come Dio nel Cristianesimo).
144 Risposta: E. L’etica edonistica di Epicuro si
fonda sulla purificazione dai dolori (catastematica),
per raggiungere la felicità, ilsaggiosideve
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