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PSICOLOGIA - SOLUZIONI E COMMENTI «<br />

operatori sociali, professionali e non, come risultato<br />

delle condizioni in cui lavorano.<br />

39 Risposta: B. L’atteggiamento del bambino in<br />

questa fase è ancora di tipo egocentrico, in<br />

quanto non conosce alternative alla realtà che personalmente<br />

sperimenta. Questa visione unilaterale delle<br />

cose lo porta a credere che tutti la pensino come lui<br />

e che capiscano i suoi desideri-pensieri, senza che sia<br />

necessario fare sforzi per farsi capire. Il linguaggio<br />

diventa molto importante, perché il bambino impara<br />

ad associare alcune parole a oggetti o azioni. Fase<br />

senso-motoria:da0a4anni;fasedelpensierointu<strong>it</strong>ivo:<br />

da 4 a 7; fase delle operazioni concrete: da 7 a<br />

11 e fase delle operazioni formali: da 11 a 14 anni.<br />

40 Risposta: C. Laformazionereattivaècomune<br />

nei disturbi ossessivo-compulsivi. I meccanismi<br />

di difesa che operano in un contesto nevrotico<br />

agiscono soprattutto nella direzione di un contenimento<br />

o gestione dell’ansia o di altre s<strong>it</strong>uazioni<br />

affettive intense. Il più comune di essi è la rimozione,<br />

assieme alla quale operano meccanismi più ‘‘complessi’’<br />

implicati spesso nella formazione del comportamento<br />

r<strong>it</strong>enuto sintomatico, come lo spostamento<br />

(tipico delle fobie) e l’intellettualizzazione.<br />

41 Risposta: D. S<strong>it</strong>rattadelmeccanismodidifesa<br />

usato massicciamente nell’adolescenza per<br />

fronteggiare la ricca richiesta pulsionale tipica di<br />

questa età, spesso natura di sofferenza; in altre età<br />

può essere un indice di patologie di personal<strong>it</strong>à di<br />

tipo schizoide.<br />

42 Risposta: E. L’adattamento per Piaget (Neuchâtel<br />

1896 – Ginevra 1980) è un equilibrio<br />

tra assimilazione e accomodamento. L’adattamento<br />

dei processi mentali avviene per assimilazione, ovvero<br />

l’introduzione di elementi dall’ambiente esterno,<br />

e accomodamento, un cambiamento delle strutture<br />

interne per gli effetti dell’assimilazione.<br />

43 Risposta: B. In adolescenza l’ident<strong>it</strong>à si ridefinisce.<br />

Questa è un’epoca di passaggio in cui è<br />

molto sent<strong>it</strong>a la ricerca dell’ident<strong>it</strong>à, che mette in<br />

crisi quella infantile. Il ragazzo prova forti confl<strong>it</strong>tual<strong>it</strong>à<br />

nel progettare un futuro e nel vivere questo<br />

periodo di cambiamenti. Alla ricerca dell’autonomia,<br />

l’adolescente si trova a fare i conti con la dipendenza<br />

dalla famiglia, che può portare a l<strong>it</strong>igi e negativismo<br />

nei confronti dei gen<strong>it</strong>ori, i quali vengono confrontati<br />

con altri modelli extrafamiliari. Si tratta di un periodo<br />

di grandi cambiamenti corporei e di ridefinizione<br />

del proprio ruolo che porta con sé uno stato di crisi.<br />

44 Risposta: A. Si tratta di una tecnica fattoriale,<br />

in cui si applica questa statistica per lo studio<br />

della personal<strong>it</strong>à. Il modello più noto è quello di<br />

Eysenck (Berlino 1916 – Londra 1997), secondo il<br />

quale la struttura della personal<strong>it</strong>à ha tre dimensioni:<br />

l’intelligenza (o dimensione cogn<strong>it</strong>iva), il temperamento<br />

(o dimensione relazionale) e il carattere (o<br />

dimensione affettivo-emotiva). Queste tre dimensioni<br />

devono essere equilibrate tra di loro, altrimenti si può<br />

incorrere in stati patologici.<br />

45 Risposta: D. Si può definire la qual<strong>it</strong>à di un<br />

servizio come la ottimizzazione del rapporto<br />

mezzi-risultati (efficienza) e del rapporto risultatibisogni<br />

(efficacia). Questa definizione implica la<br />

predeterminazione sia dei risultati da valutare e del<br />

modo di valutarli sia dei bisogni da misurare e del<br />

modo di misurarli.<br />

46 Risposta: E. L’introspezione fu storicamente<br />

introdotta nella psicologia scientifica dai laboratori<br />

di Wilhelm Wundt (Mannheim 1832 – Lipsia<br />

1920), per poi essere utilizzata o talvolta rifiutata,<br />

come dai comportamentisti, da altri correnti psicologiche.<br />

Il metodo clinico utilizza l’introspezione del<br />

paziente come preziosa fonte d’informazione. Il metodo<br />

psicoanal<strong>it</strong>ico, in particolare, prevede che lo<br />

psicoanalista interpreti i dati clinici e utilizzi l’introspezione<br />

del paziente stesso.<br />

47 Risposta: A. William James (New York 1842 -<br />

Chocorua 1910) fu psicologo e filosofo statun<strong>it</strong>ense<br />

e presidente della Society for Psychical Research.<br />

Dopo essersi laureato in medicina prosegue<br />

gli studi in psicologia. Nel 1872 avvia la sua carriera<br />

univers<strong>it</strong>aria all’univers<strong>it</strong>à di Harvard come professore<br />

assistente di fisiologia (1876), professore di<br />

filosofia (1885) e professore di psicologia (1890).<br />

All’Univers<strong>it</strong>à crea uno dei primi laboratori di psicologia<br />

sperimentale degli Stati Un<strong>it</strong>i. Nel 1890 pubblica<br />

una delle sue opere maggiori, ‘‘Principi di<br />

Psicologia’’, in due volumi. Nel 1902 pubblica: ‘‘La<br />

varietà dell’esperienza religiosa’’.<br />

48 Risposta: E. Per restare sempre al centro dell’attenzione,<br />

il soggetto istrionico assume atteggiamenti<br />

teatrali e artificiosi. Le modal<strong>it</strong>à con cui<br />

questi soggetti tendono al risultato sono varie. Alcuni<br />

vantano ricchezze inesistenti o conoscenza altolocate,<br />

altri si comportano in maniera eccentrica o stravagante.<br />

Si lamentano di dolori atroci inesistenti, per<br />

dimostrare la loro grande capac<strong>it</strong>à di sopportazione,<br />

oppure si vantano di grande forza fisica. Inventano<br />

s<strong>it</strong>uazioni e condizioni, spacciandosi per nobili o per<br />

v<strong>it</strong>time di ingiustizie sociali.<br />

49 Risposta: A. In psicologia, la rimozione è un<br />

meccanismo psichico che allontana dalla coscienza<br />

desideri, pensieri o residui della memoria<br />

considerati inaccettabili e insostenibili dall’Io, la<br />

cui presenza provocherebbe dispiacere. L’inconscio<br />

si cost<strong>it</strong>uisce, soprattutto, come conseguenza della<br />

rimozione. Molti disturbi mentali si risolvono quan-<br />

4 6001 Quiz - Psicologia § Ulrico Hoepli Ed<strong>it</strong>ore S.p.A.

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