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281 Risposta: D.<br />

y = e f(x) D y’ = f’(x) l e f(x) l lne = f’(x) l e f(x) .<br />

Quindi: y = e x D y’ =1l e x = e x .<br />

282 Risposta: E. Per ffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffi il teorema di P<strong>it</strong>agora:<br />

d ¼ l 2 þ l 2<br />

p ffiffiffiffiffiffiffiffiffi<br />

¼ 2 l 2<br />

p<br />

¼ ffiffiffi p<br />

2 l<br />

Quindi:<br />

d<br />

l ¼<br />

pffiffi 2<br />

l<br />

l<br />

¼ 2:<br />

283 Risposta: B.<br />

1; 5 3<br />

< 1; 5 1<br />

! log 1; 51; 5 x<br />

! x < 1<br />

< log1; 51; 5 1<br />

!<br />

284 Risposta: A. Applichiamo la seguente proporzione:<br />

30 : 27 = 110 : x. Perlaproprietàdelle<br />

proporzioni: il prodotto dei medi è uguale al prodotto<br />

degli estremi, dunque: 30x =2970D x =99.<br />

285 Risposta: E. I quadrati dei numeri: 2, 3, 4, 5 e 6,<br />

sono:4,9,16,25,36.Lalorosommaè:4+9+<br />

16 + 25 + 36 = 90.<br />

286 Risposta: B. Prima cosa serve analizzare le<br />

condizioni di esistenza dei logar<strong>it</strong>mi, ricordando<br />

che unica condizione d’esistenza per un logar<strong>it</strong>mo,<br />

è che il suo argomento deve essere > 0.<br />

(1): senp = 0, l’espressione è quindi priva di significato<br />

poiché l’argomento del logar<strong>it</strong>mo è pari a 0.<br />

(2): cosp = 1, l’espressione ha significato poiché<br />

sono rispettate le condizioni d’esistenza.<br />

(3): tgp = 0, come per la (1) non sono rispettate le<br />

condizioni, l’espressione non ha significato. Dunque<br />

solo la (2) rispetta le condizioni, mentre sia la (1) che<br />

la (3) sono prive di significato.<br />

287 Risposta: B. In fisica una grandezza è detta<br />

vettoriale quando viene descr<strong>it</strong>ta da un vettore.<br />

Di conseguenza essa è quindi defin<strong>it</strong>a da un valore<br />

numerico reale (il suo modulo), dalla direzione, dal<br />

verso e dal suo punto di applicazione. Accelerazione,<br />

quant<strong>it</strong>à di moto, forza e veloc<strong>it</strong>à angolare sono<br />

grandezze vettoriali, mentre dens<strong>it</strong>à e energia sono<br />

grandezze scalari.<br />

288 Risposta: E. In matematica il minimo comune<br />

multiplo (mcm) di due o più numeri interi a e b<br />

è il più piccolo intero pos<strong>it</strong>ivo multiplo sia di a sia di<br />

b. Il massimo comune divisore (mcd) è il numero<br />

naturale più grande per il quale possono entrambi<br />

essere divisi. Scomponendo i tre numeri in fattori<br />

primi otteniamo: 15 = 3 5; 45 = 3 2 5; 105 = 3 7 5.<br />

Il mcm è quindi: 315 = 3 2 7 5; il mcd è 15 = 3 5.<br />

289 Risposta: D. Si definisce retta tangente ad una<br />

curva, una retta avente con quest’ultima un<br />

unico punto in comune: la retta tange la curva in un<br />

solo punto. Se le due curve non avessero punti in<br />

comune la retta sarebbe esterna alla curva, se i punti<br />

in comune fossero più di uno, si parla di retta secante.<br />

Scartiamo l’opzione A e C (la retta tangente può<br />

anche non essere parallela o perpendicolare all’asse),<br />

l’opzione B (la direttrice della parabola non ha punti<br />

in comune con essa) ed E (il punto di tangenza può<br />

non coincidere con il vertice della parabola).<br />

290 Risposta: A. Dalle formule degli angoli associati,<br />

relativi al terzo quadrante:<br />

tanð þ Þ¼tan .Quindi:<br />

tan 225¼ tanð180þ45 Þ ¼ tan 45¼1.<br />

291 Risposta: B. La somma degli angoli interni di<br />

un quadrilatero è sempre 360_.<br />

292 Risposta: C. Per prima cosa serve chiarire il<br />

concetto di probabil<strong>it</strong>à (p.), defin<strong>it</strong>a come il<br />

rapporto tra casi favorevoli e casi possibili. I casi<br />

possibili sono 12 (il numero totale delle palline),<br />

mentre quelli favorevoli (non estrarre una nera)<br />

sono9:infattilap.dinonestrarreunaneraequivale<br />

alla p. di estrarre una bianca o una rossa. La p. di non<br />

estrarre una pallina nera sarà dunque: 9/12 = 3/4.<br />

293 Risposta: C. Per semplificare il polinomio raccogliamo<br />

prima la x e ottenendo: x(x 2 +3x –4).<br />

Ora scomponiamo il polinomio tra le parentesi tram<strong>it</strong>e<br />

la regola di Ruffini: gli zeri del polinomio x 2 +<br />

3x –4sonox =–4ex = 1, quindi si ottiene: x (x +4)(x<br />

– 1). Il polinomio è dunque divisibile per x, (x +4)e<br />

(x –1).<br />

294 Risposta: D. Utilizzando le formule parametriche,<br />

ponendo t =tg(x/2), possiamo riscrivere<br />

l’equazione come:<br />

1 t 2<br />

p ffiffiffi<br />

2 !<br />

2 1 þ t<br />

þ<br />

2t<br />

1 þ t2 ! t2 pffiffi 2<br />

2t<br />

þ 2t<br />

1 þ t<br />

pffiffiffi 2 þ 1<br />

2<br />

0<br />

Il denominatore è sempre pos<strong>it</strong>ivo, mentre per il<br />

numeratore, risolvendo pffiffiffiffiffiffiffiffiffiffiffi<br />

l’equazione associata:<br />

1 1<br />

t ¼ pffiffiffi ¼<br />

2 þ 1 ffiffiffi p<br />

2 1<br />

Poiché: t =tg(x/2) = ffiffiffi p<br />

2 1 D x/2 = 22,5_ D x =45_.<br />

295 Risposta: E. Il termine elevato al quadrato sarà<br />

sempre pos<strong>it</strong>ivo perché anche un termine negativo,<br />

moltiplicato per se stesso, dà un risultato<br />

pos<strong>it</strong>ivo. Quindi x 2 + 1 sarà sempre pos<strong>it</strong>ivo per<br />

ogni x diverso da zero.<br />

296 Risposta: B. Una sfera inscr<strong>it</strong>ta in un cubo<br />

possiede un raggio che è pari alla metà del<br />

lato del cubo. Quindi essendo il volume del cubo pari<br />

§ Ulrico Hoepli Ed<strong>it</strong>ore S.p.A. Soluzioni e commenti 19<br />

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