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scopre che la realtà è varia e molteplice, e più ricche sono le possibilità
dell’esistenza. Il cambiamento fatto in questi ultimi decenni con il
femminismo da molte donne in molti luoghi del mondo ha consentito
di vederci anche nell’educazione non più come portatrici di un sapere
neutro disincarnato, ma di dare voce a una verità mai detta: ossia che
i saperi, le conoscenze, sono sessuati perché nascono da menti e corpi
di uomini e donne (più uomini che donne, nella nostra tradizione pedagogica),
e che i soggetti dell’educare sono anch’essi sessuati, adulti e
giovani maschi e femmine, e, in più, che ciascuno, ciascuna ha una sua
biografia singolare, modi assolutamente personali di costruire pensiero
e conoscenza, di imparare, di costruire relazioni. Abbiamo superato el
esquema neutral de la educación en relación no sólo con la lucha de
clase, sino también con la contradicción masas/singulo a partir de la
contradicción más radical hombre/mujer.
E’ stato un cambiamento di sguardo, una presa di coscienza femminile,
che ci ha consentito di metterci dai margini al centro: al centro
del fare società, del fare educazione e scuola.
El momento histórico que estamos viviendo, a pesar de ser fuente
de sufrimiento para mujeres y hombres (más mujeres que hombres),
puede ser visto como un momento vital de paso a otro orden de relaciones.
Approfittiamo della crisi irreversibile dei fondamenti della
modernità , ossia il “mito del progresso” e la credenza in una società
progressivamente migliore e irreversibilmente inclusiva (dei poveri,
delle donne, dei neri, degli handicappati, ecc.). Cogliamo l’occasione
di questa crisi per aprire altre possibilità, per ripensare le forme del
legame sociale e le forme della soggettività, del divenire soggetti, andando
oltre l’ossessione identitaria contemporanea, che attribuisce a
ciascuno/a un contenitore identitario univoco ed è fonte di continui
conflitti, e accettando invece la normale complessità degli esseri umani,
a partire dalla prima differenza, quella di sesso, e la loro possibilità
di differire sempre anche da sé nel percorso dell’esistenza.
Questa è la mia proposta culturale, politica e pedagogica. Han
caído muchas certezas y muchas verdades: basta pensar en qué enseñar
en la escuela y en la universidad, después de haberse desmoronado
tradiciones culturales completas y cuando están cayendo las jerarquías
consolidadas en los últimos dos siglos entre formas diversas de conocimiento
asociadas con roles laborales y situaciones sociales estables.
Pero se trataba por lo general de verdades y de saberes construidos sin
v. M. Benasayag-G. Schmit, L’epoca delle passioni tristi, Feltrinelli, Milano 00
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