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Il Corano e la Bibbia alla luce della storia e della scienza (Campbell)

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<strong>Il</strong> <strong>Corano</strong> e <strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong><br />

libro. Rappresenta tre salti mortali di acrobazia dialettica: @@@.<br />

<strong>Il</strong> dott. Bucaille condanna i cristiani in termini violenti, dicendo:<br />

“forse cento vangeli sono stati soppressi” (ma non fornisce alcuna<br />

prova a questa affermazione) e dichiara che alcuni testi furono<br />

“tolti di mezzo in maniera brutale”. Questo può effettivamente<br />

essere successo qui o là, ma siccome i responsabili di chiesa non<br />

avevano alcun potere politico, molto tempo prima che Costantino<br />

fosse diventato imperatore nel 324, è molto improbabile, anzi<br />

impossibile, che essi abbiano potuto prendere delle simili<br />

iniziative.<br />

Ci furono sicuramente, in quel tempo remoto, dei libri bruciati,<br />

ma successe per ordine di un non cristiano. Nel 303, l’imperatore<br />

pagano Diocleziano ordinò <strong>la</strong> distruzione di tutti i libri sacri dei<br />

cristiani, sia canonici che apocrifi. Ne risultò, <strong>la</strong> perdita irreparabile<br />

a colpo sicuro di numerose opere, ma non fu in nessun modo,<br />

un’iniziativa del<strong>la</strong> Chiesa.<br />

Prima del 393 d.C., data in cui si tenne il Concilio di Ipponia,<br />

in Africa del Nord, nessun concilio ecclesiastico aveva sti<strong>la</strong>to <strong>la</strong><br />

lista dei libri ufficialmente riconosciuti come rivestiti dell’autorità<br />

apostolica. Ciononostante osserviamo che il Codex Vaticanus e il<br />

Codex Sinaiticus, entrambi scritti 40 o 50 anni prima delle tenuta<br />

di questo Concilio, contengono tutti i 27 libri dell’attuale Vangelo-<br />

Nuovo Testamento. È evidente che questi libri furono accettati dai<br />

credenti nel corso dei tre secoli di aperta discussione, in un’epoca<br />

in cui <strong>la</strong> Chiesa non aveva ancora potere politico per imporre le<br />

sue regole.<br />

Abbiamo difficoltà a capire le critiche acerbe che il dott. Bucaille<br />

<strong>la</strong>ncia contro i cristiani, quando nello stesso ordine di idee, egli<br />

non si scandalizza per l’iniziativa presa da Uthman. Al contrario,<br />

egli continua sul<strong>la</strong> stessa linea quando dice:<br />

Con il R.P. Boismard, dobbiamo rimpiangere <strong>la</strong> sparizione<br />

di una prodigiosa quantità di letteratura dichiarata apocrifa<br />

dal<strong>la</strong> Chiesa poiché aveva un interesse storico. (sic)<br />

<strong>Il</strong> dott. Maurice Bucaille “rimpiange” con R.P. Boismard, “<strong>la</strong><br />

sparizione di una prodigiosa quantità di letteratura dichiarata<br />

apocrifa”, ma non è neanche per sogno rattristato dall’iniziativa<br />

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