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Il Corano e la Bibbia alla luce della storia e della scienza (Campbell)

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Presupposti fondamentali<br />

siano anormali perché innegabilmente ripartite in rapporto<br />

al Sole: non sono delle giornate astronomiche, ma, se così<br />

si può dire, cronometriche; esse suggeriscono <strong>la</strong> mobilità<br />

del tempo, il suo avanzamento, in breve <strong>la</strong> STORIA… Sono<br />

i primi giorni di una successione di giorni che da ora in poi<br />

scandiranno <strong>la</strong> vita del<strong>la</strong> creazione… essi definiscono <strong>la</strong><br />

<strong>storia</strong> nel significato più <strong>la</strong>rgo di un DIVENIRE.<br />

In conclusione, constatiamo che a dispetto del gran numero<br />

di prove del contrario, il dott. Bucaille ha scelto e valorizzato<br />

un’interpretazione del<strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong> che presenta questo libro come<br />

essendo in contraddizione con <strong>la</strong> <strong>scienza</strong>. Questo è ancora un<br />

esempio dell’approccio “conflittuale”.<br />

“ACQUA” E “FUMO”<br />

Prendiamo un altro esempio. Considereremo un versetto del<br />

<strong>Corano</strong> e un altro dal<strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong>, che trattano tutte e due lo stesso<br />

aspetto del<strong>la</strong> creazione, nel campo dell’astronomia. Mettiamo<br />

in opposizione l’approccio “conflittuale” del dott. Bucaille e<br />

l’approccio “concordista” del<strong>la</strong> squadra Neuman/Eckelmann.<br />

<strong>Il</strong> dott. Robert C. Neuman è tito<strong>la</strong>re di un dottorato in astrofisica<br />

dell’Università Cornell e di una <strong>la</strong>urea in teologia. Herman J.<br />

Eckelmann è stato ricercatore al Centro di Ricerca Spaziale<br />

dell’Università Cornell e possiede anche lui una <strong>la</strong>urea in teologia.<br />

<strong>Il</strong> libro che questi due autori hanno pubblicato Genesis One and<br />

The Origin of the Earth contiene delle ampie nozioni scientifiche<br />

attuali e un’argomentazione ben suffragata che prova che il primo<br />

capitolo del<strong>la</strong> Genesi è in accordo con le cognizioni più recenti<br />

del<strong>la</strong> <strong>scienza</strong>. I titoli universitari ottenuti e l’esperienza che essi<br />

hanno acquisito, tanto in fisica quanto in conoscenza biblica,<br />

conferiscono loro il diritto di par<strong>la</strong>re con cognizione di causa,<br />

allo stesso tempo come fisici che come teologi. Detto questo,<br />

compariamo il loro approccio “concordista” di un versetto del<strong>la</strong><br />

Torà con l’approccio “conflittuale” del dott. Bucaille.<br />

Acqua: Torà Genesi 1:1-2<br />

Nel principio Dio creò i cieli e <strong>la</strong> terra. La terra era informe e<br />

vuota, le tenebre coprivano <strong>la</strong> faccia dell’abisso e lo Spirito<br />

di Dio aleggiava sul<strong>la</strong> superficie delle acque.<br />

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