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Il Corano e la Bibbia alla luce della storia e della scienza (Campbell)

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Preannuncio delle conoscenze scientifiche moderne<br />

posso accettare le tue affermazioni su questo punto, e non avremo<br />

alcuna divergenza!”<br />

Mi rispose: “<strong>Il</strong> tuo ragionamento fa appello al<strong>la</strong> logica (ammettendo<br />

un presupposto) per spiegare diversamente l’affermazione del<br />

<strong>Corano</strong>”. Aveva ragione, e proseguì riaffermando, come fanno<br />

sempre i musulmani: “No, Gesù non morì (Sura 4:157)!”<br />

Io ripresi allora: “Come intendi quindi <strong>la</strong> Sura nel<strong>la</strong> quale Dio<br />

dichiara: ‘O Gesù, ecco (inna) ti porrò un termine e ti eleverò a Me’<br />

(Sura 3:55)? Non indica che Gesù morì prima di resuscitare?”<br />

L’autista rispose: “Ah, ma le dichiarazioni che seguono inna non<br />

devono necessariamente essere considerate come seguenti un<br />

ordine cronologico”.<br />

Mi fu facile allora ribattergli: “Ma ti sei appena servito del<strong>la</strong> logica<br />

(ammettendo un presupposto)”. Abbiamo riso di buon cuore,<br />

poiché avevamo capito che entrambi avevamo agito allo stesso<br />

modo.<br />

Ho rievocato questo ricordo perché il dott. Bucaille, quando<br />

si accosta al<strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong>, proibisce ogni tipo “di spiegazioni” o “di<br />

presupposti” che permetterebbero di conciliare due testi che, a<br />

prima vista, sembrerebbero contraddirsi. D’altra parte, quando ha<br />

a che fare con il <strong>Corano</strong> fa come tutti e include dei presupposti<br />

nelle sue spiegazioni.<br />

Questo atteggiamento è evidente in modo partico<strong>la</strong>re se<br />

consideriamo i seguenti punti.<br />

<strong>Il</strong> dott. Bucaille afferma (A) che il <strong>Corano</strong> dà prova di una preconoscenza<br />

soprannaturale del<strong>la</strong> <strong>scienza</strong> moderna, che non può<br />

essere spiegata se non con <strong>la</strong> sua origine divina. Egli dichiara poi<br />

(B) che il <strong>Corano</strong>, al contrario del<strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong>, non contiene alcun<br />

errore scientifico. Infine (C) rimprovera al<strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong> di non far<br />

sufficientemente intervenire <strong>la</strong> natura per manifestare <strong>la</strong> gloria e<br />

<strong>la</strong> potenza di Dio. Esaminiamo con attenzione queste affermazioni<br />

per vedere se, veramente, stanno in piedi.<br />

Aggiungo ancora che il dott. Bucaille non è il solo autore a<br />

par<strong>la</strong>re dei rapporti tra il <strong>Corano</strong> e <strong>la</strong> <strong>scienza</strong>. Diversi altri scienziati<br />

musulmani hanno deciso di scrivere su questo argomento, e noi<br />

passeremo in rivista alcune delle loro idee, in partico<strong>la</strong>re quelle<br />

difese dal dott. Bechir Torki, tunisino, e tito<strong>la</strong>re di un dottorato in<br />

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