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Il Corano e la Bibbia alla luce della storia e della scienza (Campbell)

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<strong>Il</strong> <strong>Corano</strong> e <strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong><br />

Gli sussurrò Satana… Ne mangiarono entrambi… Adamo<br />

disobbedì (‘asa ‏(عـَصـَی al suo Signore e si traviò (ghawa<br />

‏.(غـَو َی<br />

Benché i nomi di Adamo e di Eva non compaiono esplicitamente<br />

nel<strong>la</strong> Sura Al-A’râf 7:189-190, periodo meccano tardivo, sembra<br />

tuttavia abbastanza evidente che è proprio di loro che si tratta (così<br />

come in Sura 4:1 dove riprende <strong>la</strong> stessa espressione):<br />

Egli è Colui che vi ha creati da un solo individuo, e che da<br />

esso ha tratto <strong>la</strong> sua sposa affinché riposasse presso di lei…<br />

Ma quando diede loro un [figlio] probo, essi attribuirono ad<br />

‏...(شـُر َكـَاء (shuraka’ Al<strong>la</strong>h associati<br />

Ma per l’is<strong>la</strong>m, “attribuire a Dio associati” equivale a commettere<br />

il peccato imperdonabile. È un peccato più grave del<strong>la</strong> ribellione.<br />

2. Di Noè, è scritto nel<strong>la</strong> Sura meccana tardiva di Hûd 11:45-47:<br />

Noè invocò il suo Signore dicendo: “Signore, mio figlio<br />

appartiene al<strong>la</strong> mia famiglia!…”. Disse [Al<strong>la</strong>h]: “O Noè, egli<br />

non fa parte del<strong>la</strong> tua famiglia, è [frutto di] qualcosa di<br />

empio. Non domandarmi cose di cui non hai alcuna <strong>scienza</strong>.<br />

Ti ammonisco, affinché tu non sia tra coloro che ignorano”.<br />

Disse: “Mi rifugio in Te, o Signore, dal chiederti cose sulle<br />

quali non ho <strong>scienza</strong>. Se Tu non mi perdoni e non mi usi<br />

misericordia, sarò tra i perdenti”.<br />

Cosa concludere da questo racconto? La richiesta di Noè affinché<br />

suo figlio incredulo sia risparmiato è così naturale, così umana,<br />

così normale che abbiamo difficoltà a vedervi un atteggiamento<br />

colpevole, un peccato. Tuttavia Dio lo riprende severamente, e Noè<br />

riconosce che ha peccato rifiutando di accettare <strong>la</strong> volontà di Dio.<br />

Per questo motivo egli implora <strong>la</strong> misericordia e il perdono di Dio.<br />

3. Possiamo anche citare Abramo, il padre delle tre grandi religioni<br />

monoteiste. La Sura ‘Ibrahîm (Abramo) 14:41 riporta una delle sue<br />

preghiere:<br />

“O Signor nostro, perdona a me, ai miei genitori e ai credenti,<br />

nel Giorno in cui si tireranno le somme”.<br />

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