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Il Corano e la Bibbia alla luce della storia e della scienza (Campbell)

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<strong>Il</strong> <strong>Corano</strong> e <strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong><br />

Oppure: “Ascolta senza che nessuno ti faccia ascoltare” e<br />

“râ’ina”, contorcendo <strong>la</strong> lingua e ingiuriando <strong>la</strong> religione. Se<br />

invece dicessero: “Abbiamo inteso e abbiamo obbedito”, e:<br />

“Ascolta” e: “undhurnâ”, sarebbe stato meglio per loro e più<br />

retto. Al<strong>la</strong>h li ha maledetti per <strong>la</strong> loro miscredenza. Credono<br />

molto debolmente (oppure “solo pochi crederanno”). O voi<br />

che avete ricevuto <strong>la</strong> Scrittura, credete in quello che abbiamo<br />

fatto scendere a conferma di ciò che già avevate (CHE È CON<br />

VOI, <strong>la</strong> Torà), prima che cancelliamo i volti…<br />

Come nel testo precedente, l’accusa è rivolta contro “alcuni tra i<br />

Giudei” che “stravolgono il senso delle parole”; ma gli esempi portati<br />

mostrano chiaramente che si tratta delle parole di Maometto. Yusuf<br />

Ali spiega ammirevolmente questo atteggiamento nel<strong>la</strong> nota che<br />

accompagna questo testo:<br />

Un espediente utilizzato dai Giudei consisteva nel distorcere<br />

il significato delle parole e delle espressioni per rendere<br />

ridicolo l’insegnamento più solenne sul<strong>la</strong> religione. Quando<br />

avrebbero dovuto dire: “Abbiamo inteso e abbiamo obbedito”,<br />

essi affermavano ad alta voce: “Obbediamo” e aggiungevano<br />

mormorando: “Disobbediamo”; invece di dichiarare con il<br />

massimo rispetto: “Abbiamo inteso”, essi aggiungevano a<br />

bassa voce “ciò che non s’intende” per ironizzare. Quando<br />

volevano attirare l’attenzione del Maestro, si servivano di una<br />

formu<strong>la</strong> ambigua, apparentemente innocente, ma in realtà<br />

intenzionalmente irrispettosa. Quando gli arabi vogliono<br />

dire: “Per piacere, presta attenzione!”, essi utilizzano con un<br />

profondo rispetto l’espressione “râ’ina” che significa anche<br />

“Guardaci”. Con una contorsione delle loro lingue, questi<br />

Giudei pronunciavano qualcosa come “O tu che ci conduci<br />

al pascolo!”<br />

H6. Sura Al-Mâ’ida (La Tavo<strong>la</strong> Imbandita) 5:41-48, anno 10<br />

dell’Egira:<br />

O Messaggero, non ti affliggere per quelli che ricadono<br />

nel<strong>la</strong> miscredenza dopo che le loro bocche hanno detto:<br />

“Noi crediamo”, mentre i loro cuori non credevano affatto, e<br />

neppure a causa dei Giudei che ascoltano solo per calunniare,<br />

che ascoltano per altri che non sono mai venuti da te;<br />

مـَو َاضـِعـِه يـُحـَر ِّفـُون َ)‏ stravolgono il senso delle parole<br />

بـَعـْد مـِن ‏(الكـَلـِم َ e dicono: “Se vi è dato questo accettatelo,<br />

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