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Il Corano e la Bibbia alla luce della storia e della scienza (Campbell)

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<strong>Il</strong> <strong>Corano</strong> o <strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong><br />

gnostici per indicare i loro scritti. Per esempio, uno dei loro libri si<br />

intito<strong>la</strong> Apocrifo di Giovanni, o “Segreto di Giovanni”. Gli gnostici<br />

pretendevano di avere una conoscenza “apocrifa” o segreta che<br />

altri non possedevano: essi aggiungevano che <strong>la</strong> salvezza stava<br />

nel<strong>la</strong> conoscenza rive<strong>la</strong>ta dai maestri gnostici, di cui il più grande<br />

fu Gesù.<br />

Lo gnosticismo si contrappone allo stesso tempo sia al<br />

cristianesimo sia all’is<strong>la</strong>m, ridicolizzando l’idea di un “dio creatore”<br />

dandogli del cieco e dipendente da una divinità più elevata, più<br />

puramente spirituale. Nell’Apocrifo di Giovanni, per esempio, il dio<br />

creatore è descritto come debole e “empio nel<strong>la</strong> sua follia… poiché<br />

dice ‘io sono Dio e non c’è alcun altro dio davanti a me’ (allusione<br />

a Isaia 46:9), poiché ignora <strong>la</strong> sua forza e <strong>la</strong> sua origine”.<br />

Più tardi, nel corso del IV secolo, <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> “apocrifo” serviva ad<br />

indicare dei libri che non erano oggetto di una lettura pubblica<br />

nelle chiese. È stato solo per deduzione che <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> ha preso il suo<br />

significato moderno (cioè “fittizio”). Così Eusebio, grande storico<br />

del<strong>la</strong> Chiesa primitiva, par<strong>la</strong> di alcuni “libri sedicenti segreti”<br />

(apocrifi) come dei falsi scritti da degli eretici.<br />

Non esiste <strong>la</strong> minima prova a favore dell’affermazione del dott.<br />

Bucaille che vorrebbe che i libri furono chiamati “apocrifi” perché<br />

<strong>la</strong> Chiesa li avrebbe nascosti.<br />

Esempi di scritti apocrifi giudeo-cristiani<br />

È utile precisare che un libro dichiarato apocrifo dal<strong>la</strong> Chiesa<br />

non è necessariamente in accordo con le dottrine dell’is<strong>la</strong>m.<br />

Esisteva uno scritto giudeo-cristiano intito<strong>la</strong>to Vangelo di Pietro.<br />

Affermava chiaramente che Gesù era il Verbo di Dio, morto sul<strong>la</strong><br />

croce per i nostri peccati. Ma questo scritto fu rigettato dal<strong>la</strong><br />

Chiesa, prima di tutto perché non aveva Pietro come autore e poi<br />

perché negava <strong>la</strong> vera umanità di Gesù pretendendo che, sul<strong>la</strong><br />

croce, Gesù non aveva provato alcuna sofferenza. Di questo falso<br />

vangelo, Daniélou dice che “il suo scopo era di mettere in forte<br />

rilievo il carattere divino del<strong>la</strong> persona di Cristo”. È poco probabile<br />

che l’is<strong>la</strong>m abbia potuto approvare questo sforzo!<br />

Un altro scritto apocrifo s’intito<strong>la</strong>va gli Atti di Paolo. Confermava<br />

completamente <strong>la</strong> dottrina cristiana del<strong>la</strong> morte espiatoria<br />

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