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Il Corano e la Bibbia alla luce della storia e della scienza (Campbell)

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Gli Hadith e <strong>la</strong> Sunna<br />

comandamento del<strong>la</strong> Torà e non <strong>la</strong>scia affatto intendere che il testo<br />

è stato abrogato o corrotto. Questo caso costituisce un esempio al<br />

quale si riferisce il <strong>Corano</strong> quando accusa i Giudei di dissimu<strong>la</strong>re e<br />

di modificare <strong>la</strong> Torà verbalmente ma non testualmente.<br />

Citiamo ancora Mishkat al-Masabih, Libro XIII, cap. III, pag.<br />

667:<br />

‘Umar b. al-Kattab e Anas b. Malik riportano che il messaggero<br />

di Dio ha detto che nel<strong>la</strong> Torà è scritto: Se qualcuno rifiuta<br />

di dare sua figlia in matrimonio, quando raggiunge l’età di<br />

dodici anni, se lei commette il peccato, il padre sarà ritenuto<br />

responsabile. Baihaqi ha trasmesso le due tradizioni nel<br />

Shu’ab al-Iman.<br />

Secondo questa testimonianza Maometto possiede una certa<br />

conoscenza del<strong>la</strong> Torà e arriva fino a citarne un passo. Egli indica<br />

chiaramente ciò che è scritto nel<strong>la</strong> Torà e non ciò che era scritto<br />

nel<strong>la</strong> Torà oramai corrotta o abrogata.<br />

Menzioniamo ancora due tradizioni che datano del califfato<br />

d’Omar (13-23 dell’Egira), poiché rientrano bene nel quadro del<strong>la</strong><br />

nostra discussione. Secondo Mishkat al-Masabih, Libro XVII, cap.<br />

III, pag. 795:<br />

Sa’id b. al-Musayyib racconta che un musulmano ed un<br />

Giudeo si presentarono davanti a ‘Umar e gli domandarono<br />

di arbitrare <strong>la</strong> loro controversia; reputando che il Giudeo<br />

era nel giusto, ‘Umar emise un giudizio in suo favore. Ma<br />

quando il Giudeo ebbe detto: Giuro davanti a Dio che hai<br />

pronunciato una sentenza giusta, egli lo percosse con una<br />

frustata e gli chiese <strong>la</strong> ragione di una tale affermazione. <strong>Il</strong><br />

Giudeo rispose: Giuro davanti a Dio che troviamo nel<strong>la</strong> Torà<br />

che nessun qadi può giudicare con rettitudine se non ha<br />

un angelo al<strong>la</strong> sua destra e un angelo al<strong>la</strong> sua sinistra per<br />

dirigerlo e disporlo verso ciò che è giusto finché si applica<br />

al<strong>la</strong> rettitudine; ma nel momento in cui egli abbandona ciò<br />

che è giusto, gli angeli risalgono e l’abbandonano. Trasmesso<br />

da Malik.<br />

L’altra tradizione è riportata da Darimi nel Sunan, Muqaddima<br />

56. Abbad b. Abbad Abu Ataba cita una lettera nel<strong>la</strong> quale Omar b.<br />

al-Khattab dichiara:<br />

Se i dottori ed i monaci non avessero temuto <strong>la</strong> sparizione<br />

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