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Il Corano e la Bibbia alla luce della storia e della scienza (Campbell)

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<strong>Il</strong> <strong>Corano</strong> e <strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong><br />

in arabo, con comforter in inglese e con conso<strong>la</strong>teur in francese.<br />

Può essere che tutti si siano sbagliati, eccetto il dott. Bucaille?<br />

Tenendo presente che altrove egli dice circa il <strong>Corano</strong>:<br />

Infatti, sono sempre diffusi ai nostri tempi delle traduzioni e<br />

dei commentari di alcuni passaggi (del <strong>Corano</strong>) che possono<br />

dare agli studiosi un’idea completamente sbagliata del<strong>la</strong><br />

rive<strong>la</strong>zione coranica. Vedremo le ragioni per le quali arabisti<br />

distinti, con <strong>la</strong>cune di background scientifico, abbiano fatto<br />

tali strafalcioni.<br />

Non possiamo fare a meno di essere perplessi davanti a<br />

quest’uomo il quale si ritiene in grado di giudicare che <strong>la</strong> quasi<br />

totalità dei traduttori e dei commentatori del<strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong> e del <strong>Corano</strong><br />

sono nel più completo errore.<br />

Che cosa propone il dott. Bucaille in cambio? NIENTE! A guisa di<br />

traduzione non fa che trascrivere <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> paracletos in francese<br />

paraclete! Ma trascrivere non è tradurre.<br />

È evidentemente un modo per aggirare <strong>la</strong> difficoltà, ma non è di<br />

alcun aiuto per il lettore! Quanti, fra questi, conoscono il significato<br />

del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> greca? Senza dubbio molto pochi.<br />

<strong>Il</strong> Paracleto è colui che si chiama in aiuto. <strong>Il</strong> significato del<strong>la</strong><br />

paro<strong>la</strong> dipende quindi dal<strong>la</strong> natura dell’aiuto atteso. Può<br />

trattarsi “dell’avvocato” che prende le difese di qualcuno, o di un<br />

“conso<strong>la</strong>tore” in un momento di tristezza. Un dizionario corrente<br />

definisce questa paro<strong>la</strong> greca nel seguente modo: (1) intercessore,<br />

(2) avvocato, (3) conso<strong>la</strong>tore e (4) colui che esorta. Non esiste una<br />

paro<strong>la</strong> italiana che includa in sé, tutti questi significati. Siamo<br />

quindi costretti a considerare il contesto.<br />

È il contesto che garantirà l’esattezza del<strong>la</strong> traduzione. La maggior<br />

parte delle traduzioni antiche riportavano <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> “conso<strong>la</strong>tore”<br />

perché nel contesto si trovava l’idea di “orfani” (Giovanni 14:18).<br />

L’orfano, colui che non ha né padre né madre, ha bisogno di<br />

conso<strong>la</strong>zione.<br />

In 1 Giovanni 2:1 è detto: “...e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo<br />

un avvocato (paracleto) presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto”. Qui<br />

il contesto indica chiaramente che ciò di cui abbiamo bisogno,<br />

non è un “conso<strong>la</strong>tore”, ma un “avvocato” o un “intercessore”. Le<br />

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