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Il Corano e la Bibbia alla luce della storia e della scienza (Campbell)

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Favole, allegorie e <strong>storia</strong><br />

C. NESSUN PROBLEMA? FAVOLE, ALLEGORIE E STORIA<br />

11. Favole: parabole che insegnano una morale? Oppure dei<br />

miti?<br />

Una discussione sulle “favole” potrebbe sembrare fuori luogo<br />

in una sezione intito<strong>la</strong>ta “Scienza e Rive<strong>la</strong>zione”. Ma noi <strong>la</strong><br />

manteniamo intenzionalmente in questa sezione perché “<strong>la</strong> <strong>storia</strong><br />

precisa” esposta sia nel<strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong> che nel <strong>Corano</strong> è una “<strong>scienza</strong>” nel<br />

suo significato più ampio.<br />

<strong>Il</strong> dott. Bucaille pretende che <strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong>, e in partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> Torà-<br />

Antico Testamento non riporti <strong>la</strong> Storia in modo affidabile e<br />

preciso ma prende in considerazione delle favole e dei risultati<br />

dell’immaginazione degli uomini.<br />

All'interno del suo libro, al capitolo “Origins of the Bible”, egli<br />

scrive così:<br />

Prima di essere una raccolta di libri, fu una tradizione<br />

popo<strong>la</strong>re che non ebbe altro sostegno che <strong>la</strong> memoria<br />

umana, agente esclusivo all’origine del<strong>la</strong> trasmissione delle<br />

idee…<br />

E. Jacobs osserva che queste parole (leggi e racconti) erano<br />

trasmesse sia per via familiare, sia per mezzo del canale dei<br />

santuari sotto forma di narrazione del<strong>la</strong> <strong>storia</strong> del popolo<br />

eletto di Dio. Questa diventò ben presto favo<strong>la</strong> come<br />

l’apologo di Iotam (Giudici 9:7-21), dove “gli alberi si misero<br />

in cammino per ungere un re e si rivolsero di volta in volta<br />

all’ulivo, al fico, al<strong>la</strong> vigna, al cespuglio”. Ciò che permette<br />

a E. Jacobs di scrivere “Animata dal<strong>la</strong> funzione favolista <strong>la</strong><br />

narrazione non si è trovata imbarazzata su temi ed epoche<br />

<strong>la</strong> cui <strong>storia</strong> era mal conosciuta…”<br />

L’affermazione che il libro dei Giudici provenga non da una<br />

rive<strong>la</strong>zione, ma da una “funzione favolista” è un’affermazione che<br />

colpisce. Per i cristiani che credono che esso sia stato rive<strong>la</strong>to, il<br />

libro dei Giudici, che contiene <strong>la</strong> “favo<strong>la</strong>” nominata prima, racconta<br />

anche dei fatti reali che sono avvenuti nel XII secolo a.C., dopo<br />

l’esodo e al momento del<strong>la</strong> conquista di Canaan.<br />

Se crediamo a E. Jacobs, era un’epoca in cui non esisteva ancora<br />

<strong>la</strong> scrittura e in cui “<strong>la</strong> <strong>storia</strong> divenne presto favo<strong>la</strong>”. Ma il lettore si<br />

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