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Il Corano e la Bibbia alla luce della storia e della scienza (Campbell)

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La terra, i cieli e i 6 o 8 giorni del<strong>la</strong> creazione<br />

montagnosa del Zagros dà un bel esempio di questo tipo di<br />

formazione di montagne; il corrugamento è nato in seguito al<strong>la</strong><br />

collisione del<strong>la</strong> p<strong>la</strong>cca dell’Arabia e di quel<strong>la</strong> dell’Iran. La catena<br />

montuosa At<strong>la</strong>s, in Marocco, e le Alpi sono altri esempi di montagne<br />

nate in seguito agli spostamenti delle p<strong>la</strong>cche terrestri. In parecchi<br />

luoghi del globo si è osservata l’inclinazione degli strati di arenaria<br />

in certe località collinarie. Questi strati che originariamente,<br />

quando sono stati depositati nel fondo dei mari, erano orizzontali,<br />

si trovano ora inclinati a 30, 50 ed anche a 90 gradi. <strong>Il</strong> diagramma 7<br />

presenta una formazione geologica di questo tipo.<br />

Diagramma 7:<br />

Ibn Sina’ (Avicenna) <strong>la</strong>sciò le sue osservazioni su questi strati nel<br />

Kitab al Shifa’ (<strong>Il</strong> Libro del Rimedio), scritto verso il 412 dell’Egira<br />

(1021 d.C.). Non dice niente a proposito dell’inclinazione degli<br />

strati, ma spiega <strong>la</strong> loro origine:<br />

È possibile che ad ogni riflusso delle acque del mare, uno<br />

strato venisse depositato, poiché constatiamo che certe<br />

montagne si presentano sotto forma di accatastamento di<br />

strati successivi. È anche probabile che l’argil<strong>la</strong> stessa di<br />

cui sono formate le montagne si presentasse sotto forma di<br />

strati sovrapposti. All’inizio è stato depositato uno strato,<br />

poi molto tempo dopo un altro strato sul precedente e così<br />

via…<br />

Talvolta le p<strong>la</strong>cche si attaccano l’una all’altra e cessano di<br />

scivo<strong>la</strong>re. Durante questa fase sono accumu<strong>la</strong>te forze gigantesche.<br />

Nel momento in cui le forze di frizione sono vinte, si produce<br />

una liberazione dell’energia immagazzinata; una delle p<strong>la</strong>cche<br />

momentaneamente immobilizzata avanza allora bruscamente e<br />

provoca l’onda d’urto di un terremoto. Si è recentemente calco<strong>la</strong>to<br />

che durante uno degli ultimi terremoti <strong>la</strong> p<strong>la</strong>cca terrestre del<br />

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