23.06.2013 Views

Library Buildings around the World

Library Buildings around the World

Library Buildings around the World

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

osco prolunga idealmente l’intervento che sarà realizzato nella seconda fase e che interesserà il cortile, per il quale sono previsti tre<br />

“funghi” che nella parte superiore ospiteranno un mini giardino pensile, da ammirare dall’alto. Tutti gli elementi dell’allestimento<br />

sono su disegno.<br />

La libreria nasce dall’assemblaggio di moduli d’acciaio laccato delle dimensioni e colori diversi (giallo, rosso e bianco). Il colore<br />

ritorna nella base e nelle pedate della scaletta con struttura di acciaio inox e nel sorprendente contenitore disegnato per raccogliere<br />

gli elementi di cancelleria. © LucaRacioppo.ἀρχιτέκτων . Published on April 08, 2010. (http://europaconcorsi.com)<br />

Mediateca Sandro Penna di San Sisto, Perugia – Italy 2004<br />

Abbiamo voluto creare un luogo dove vivere la cultura divenga esperienza sorridente, allegra, leggera, con particolare attenzione<br />

rivolta a bambini e ragazzi ed ai loro nuovi modi comunicativi; uno spazio colorato, luminoso, sempre diverso: anche la lettura può<br />

essere piacevole quanto un gioco. L’edificio è in parte interrato, sfruttando la naturale pendenza del terreno ed in parte emerge come<br />

se un grande disco fosse atterrato nella città. Per l’ingresso principale dal viale alberato abbiamo creato una piccola piazza, luogo di<br />

aggregazione e foyer all’aperto del teatro, conservando le essenze arboree presenti e creando“varchi” nel terrapieno esistente. Lì si<br />

trovano le grandi vetrate retroilluminate, con gigantografie di pagine tratte da libri, che si possono aggiornare periodicamente, un<br />

grande libro luminoso. Lo spazio al primo livello è destinato ad accoglienza, con dotazione di computer portatili agli utenti, uffici e<br />

ad area dei periodici, emeroteca, con poltrone e tavolinetti Da questo spazio si può accedere al teatro, con una sala per 250 posti, che<br />

ha comunque il suo ingresso principale. Il secondo livello accoglie la parte più consistente dei libri, che sono contenuti nella grande<br />

libreria circolare centrale accessibile dall’interno e dall’esterno, tramite un ballatoio vetrato, da cui si ha la visione di tutto lo spazio<br />

centrale, fino ai grandi lucernari a oblò che illuminano il cuore dell’edificio. In questo livello un piano di studio perimetrale circolare<br />

posto alla stessa quota del prato esterno crea al fruitore, dalle pareti vetrate, una visione rilassante; il tavolo può essere integrato con<br />

penisole removibili che si possono comporre, creando spazi di studio sempre diversi; altri tavoli, dalla forma organica, aggregabili e<br />

disagreggabili, le poltroncine in materiale colorato traslucido ed i grandi divani imbottiti dalla forma sinuosa completano l’arredo.<br />

Lo spazio bambini del terzo livello è stato pensato appositamente per le loro esigenze, le librerie sono in materiale leggero e<br />

trasparente, le sedie colorate adattate alla loro altezza, i contenitori per i giochi e cartonati di facile accesso; un sipario , compattabile<br />

, scorrevole su guide curvilinee, viene utilizzato per le attività teatrali dei più piccoli. La grafica si basa sulle nuove icone<br />

comunicative che nascono dai telefonini cellulari, internet, MTV. La biblioteca–mediateca, di 800 mq. è completamente cablata per<br />

consentire il collegamento internet e rete biblioteche da tutte le aree accessibili. I controsoffitti acustici, ed i pavimenti, in colori<br />

chiari, sono stati studiati per garantire un’ ideale condizione di tranquillità ed un regime sonoro controllato. Si è puntato molto sul<br />

controllo microclimatico e ambientale dell’edificio. Per quello che riguarda l’illuminazione, si è scelto di sfruttare al massimo la luce<br />

naturale, filtrata attraverso le vetrate rosa, colore rilassante e che favorisce la concentrazione, e quella zenitale dei lucernari,<br />

integrata da un lato dall’illuminazione con disegno a raggiera con specifici apparecchi che assicurano omogeneità sul piano di studio,<br />

e da un’illuminazione mirata a “mettere in scena” l’edificio ed il suo l’ingresso, per gli eventi serali legati all’attività teatrale. © Italo<br />

Rota . Published on February 19, 2010. (http://europaconcorsi.com)<br />

Mediateca Civica di Anzola dell ´Emilia – Italy 2002<br />

Anzola d’Emilia è, come altri comuni di questa Italia contemporanea, un comune ricco che vive nella cintura di una città non ancora<br />

metropoli, Bologna, ma che di quella ha tutti i problemi caratteristici: servizi pubblici sempre al di sotto delle necessità, popolazione<br />

mista che cerca strategie di integrazione, mobilità, sicurezza, e la ricerca di una nuova identità che possa rappresentare la<br />

complessità crescente. In particolare sono proprio i comuni di questa cintura che cercano una propria identità definita rispetto al<br />

capoluogo.<br />

Anzola dell’Emilia, negli anni settanta, abbandona la sua specializzazione agricola grazie all’insediamento di alcuni stabilimenti<br />

legati all’industria alimentare dolciaria lungo l’asse vitale di tutta la regione Emilia Romagna: la Via Emila.<br />

Inoltre è oggetto di nuovi insediamenti abitativi, quartieri PEEP, che la pongono come valida alternativa residenziale a Bologna: un<br />

paesaggio tranquillo non distante dai primi rilievi dell’Appennino tosco-emiliano.<br />

Negli anni novanta, arrivato il benessere grazie ad una popolazione che non conosce la disoccupazione, l’amministrazione comunale<br />

disegna una strategia per dotare il comune di servizi avanzati e nello stesso tempo di disegnare un centro storico, un’immagine<br />

propria nella quale riconoscersi, partendo da due edifici simbolici: la “casa gialla”, un edificio funzionale alla vita della campagna e<br />

la scuola Edmondo de Amicis, la tipica istituzione scolastica statale di inizio secolo ‘900: una grande fabbrica regolare dagli ampi<br />

spazi con lunghe teorie di finestre tutte uguali. E’ all’interno di questo edificio che si colloca la mediateca di Anzola dell’Emilia, che<br />

risponde all’idea dell’amministrazione, che bandirà un concorso nazionale di architettura, di farne una casa per la cultura, una casa<br />

per la solidarietà e il luogo del confronto sociale e politico.<br />

Il progetto raccoglie le premesse dell’amministrazione interpretandole in una strategia che dialoga con la storia dell’edificio. Gli<br />

spazi storici della scuola, testimonianza di certa pedagogia italiana, sono già, al primo impatto, particolari: dilatati nelle dimensioni,<br />

fuori scala, mettono fuori scala l’adulto che vi si addentra. Gli ricordano il loro essere stati scolari.<br />

A questa idea dello spazio impositiva, pedagogica, il progetto affianca un sistema più fluido e allo stesso tempo plastico dai confini<br />

incerti. Un grande volume assemblato per sommatoria di situazioni, che si guardano tra loro, che si osservano e si fondono mentre si<br />

riflettono nelle grandi specchiature in vetro. La visione intera, dal giardino, di questa nuova ala rimette insieme le differenti<br />

situazioni (i salottini per la lettura, i banchi per la consultazione, gli angoli per l’ascolto musicale, l’angolo gioco dei bambini), come<br />

singoli tasselli della vita tenuti insieme in una immagine cromatica dell’esperienza. La luce e il colore sono il tema di fondo di questo<br />

spazio e sono la vera materia della quale lo spazio si compone. Ciò che unisce e separa, l’architettura, è costituito dalle pellicole in<br />

cristallo che permettono di vedere, di vedersi e di essere visti una composizione unica, sintetica. Ogni singolo spazio, ogni situazione,<br />

della biblioteca si compone dell’elemento sensibile e visibile. Il primo è quello che ci accomoda nel percorrere e nell’uso dello spazio,<br />

il secondo è quello che ci fa sentire parte di un’unione.<br />

© Oscar Ferrari . Published on December 10, 2009. (http://europaconcorsi.com)<br />

Studio Nicoletti Associati, Roma – Italy<br />

http://www.manfredinicoletti.com<br />

Libraries:<br />

Campus Universitario, Biblioteca e Laboratori, Udine – Italy 2008 on design<br />

The new buildings designed for <strong>the</strong> university campus of Udine are going to complete <strong>the</strong> whole structure with some<br />

missing functions as main library and departments laboratories. Both are extremely functionally flexible and based<br />

on a simple design: Two parallel buildings are separated by an empty green space with connections at superior levels.<br />

This solution allows a construction by consecutive phases. The structural frame is minmized and modular, as to obtain<br />

an entirely open internal space free to change according to new functional requirements. (Nicoletti)<br />

17

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!