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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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tempi per le sue miniere di ferro, e a destra e a sinistra ogni<br />

tanto si allargano in valli or serrate ora aperte che le collegano<br />

alle catene vicine.<br />

Parallele alle Camonie, e con esse per non difficili passi congiunte,<br />

seguono nell'ampio tratto che si stende tra il Chiese il<br />

<strong>Benaco</strong> e l'ampia curva <strong>del</strong> Sarca al di sopra di Tione (Trentino),<br />

le Alpi di Ledro, che, come osserva il Marinelli, meglio potrebbero<br />

chiamarsi Alpi <strong>del</strong> <strong>Garda</strong> 1 .<br />

Queste a settentrione - nel Trentino - si elevano a ragguardevoli<br />

altezze col Cadria (2250 m.), colla Cima Lanciada (2058<br />

m.), col monte Tenera (2152 m.), col Gavardina, (2043 m.); a<br />

mezzodì col Tremalzo (1975 m.) e col Caplone (1977 m.), sui<br />

quali due ultimi corre il confine italiano. Per grandiosità e magnificenza<br />

di vedute le Alpi di Ledro nulla hanno da invidiare alle<br />

sorelle Camonie.<br />

Anche tra esse serpeggiano e si rincorrono ora alte e sfogate,<br />

ora umili e strette, valli numerose; Val Bona, Val d'Ampola.<br />

V. di Concei, V. di Nota nella sezione settentrionale; V. di Bondo,<br />

V. Tignalga, V. di Vesta, V. di .Sur, V. <strong>De</strong>gagna nella meridionale.<br />

La scena che si offre alla vista di chi viaggia in questa regione<br />

è dovunque <strong>del</strong>iziosa e attraente, ma diversa sempre, con<br />

suoi caratteri particolari in ogni tratto; qui ampie strade carrozzabili<br />

fiancheggiate da rupi aride e scoscese, là freschi sentieri e<br />

prati sulle colline tondeggianti, e selve cupe, e forre e burroni, e<br />

azzurri laghi e torrenti scroscianti, e quieti rigagnoli e paesetti<br />

allegri e casali e reliquie d'antichi castelli, nella leggenda e nella<br />

storia famosi; pieni di liete e dolorose memorie.<br />

Mano a mano che si abbassa verso mezzodì, la catena si restringe<br />

tra il Chiese che la preme a ponente e il <strong>Benaco</strong> che la<br />

bacia a levante e si fa meno rude e selvaggia. Il pendio scende<br />

più dolce, il monte allarga il dorso e accoglie ampi spazi pianeggianti<br />

e si ammanta di nuova famiglia d'erbe e di piante: che più<br />

calda riceve la carezza <strong>del</strong> sole.<br />

1 MARINELLI «La Terra». In corso di pubblicazione.V. 4°.<br />

3

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