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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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giore, insisteva presso il generale Avezzana perché mentre durava<br />

il fuoco sul paese, spingesse la flottiglia ad attaccare il nemico<br />

sul fianco sinistro; ma questi non reputandolo conveniente,<br />

vi si rifiutava, minacciando perfino il Mario degli arresti, perché<br />

nel sostenere la sua proposta parvegli adoperasse linguaggio<br />

troppo energico e contrario alla disciplina. Così la Iessie Mario<br />

nell'opera già citata.<br />

In questo frattempo Garibaldi avanzava nel Trentino; occupava<br />

Lodrone, Darzo, Storo, e poco dopo Condino, nel mentre<br />

stesso che ordinava l'assedio al forte d'Ampola; che, fulminato<br />

dalle artiglierie, doveva arrendersi a discrezione il 17 di luglio. A<br />

Bezzecca, sull'imboccatura <strong>del</strong>la Val di Concei, nuovo e più fiero<br />

combattimento, il più illustre di quella gloriosa campagna, finito<br />

colla vittoria dei nostri (21 luglio). Contemporaneamente i garibaldini<br />

rompevano il nemico a Condino - su cui aveva tentato<br />

un colpo di mano - e a Monte Navone, e s'avvicinavano al forte<br />

di Lardaro, ultimo ostacolo ormai per arrivare alle porte di Trento.<br />

Gli Austriaci in ritirata su tutta la linea, s'affrettavano verso<br />

Val Sugana, avvertiti <strong>del</strong>l'avvicinarsi di colà <strong>del</strong> generale Medici,<br />

che per Pergine mirava a Trento per riunirsi coll'esercito garibaldino.<br />

A Borgo e a Levico il Medici vinceva; un piccolo sforzo<br />

ancora e il Trentino era libero.<br />

Ma la mattina <strong>del</strong> 25, mentre si stava per cominciare il bombardamento<br />

<strong>del</strong> forte di Lardaro, e il Medici marciava verso<br />

Trento - da cui era lontano pochi chilometri - arrivava l'annunzio<br />

<strong>del</strong>l'armistizio con l'ordine di sospendere immediatamente le<br />

ostilità.<br />

Ciò che in quel momento abbia sentito Garibaldi nell'anima,<br />

non si può dire; qual lotta abbia sostenuto in sè stesso, è un segreto<br />

per tutti: egli solo forse avrebbe potuto spiegarlo: nulla<br />

però lasciò trapelare a chi l'attorniava, nemmeno ai più intimi -<br />

dice il Guerzoni - <strong>del</strong>la tempesta che gli rumoreggiava di dentro,<br />

e una sola parola rispose al Lamarmora, «obbedisco». Questa<br />

parola fu l'atto più eroico <strong>del</strong>la campagna garibaldina.<br />

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