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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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Colla morte di Carlo il Grosso avvenuta nell'888 si estingueva<br />

la dinastia di Carlo Magno, crollava il nuovo impero d'Occidente<br />

da lui edificato e finiva in Italia la dominazione dei Franchi.<br />

Ed in questo tempo l’Italia fece il primo tentativo di riacquistare<br />

la propria indipendenza sotto un re nazionale, seguendo<br />

l'esempio degli altri popoli di Europa, che alla morte di Carlo il<br />

Grosso, stanchi di divisioni e di lotte, si sforzarono di costituirsi<br />

in nazione autonoma con ben definiti confini. Peccato che ciò<br />

che riuscì ad altri non riuscisse agl'Italiani.<br />

*<br />

* *<br />

Nell'888 Berengario duca <strong>del</strong> Friuli è incoronato re d'Italia; lo<br />

stesso anno gli si affaccia un competitore, Guido di Spoleto. I<br />

signori italiani si dividono, parteggiando gli uni pel primo, gli altri<br />

pel secondo, né mancano ingerenze straniere e stranieri aiuti<br />

all'una parte e all’altra, e si combattono più battaglie con molto<br />

sangue. Un re straniero - Arnolfo tedesco - aggiunge nuova esca<br />

all'incendio, e finalmente per la morte dei competitori, resta<br />

solo re Berengario (899).<br />

In quest'anno gli Ungheri non più gli Unni-Avari, dice il Balbo,<br />

ma i Maggiori fattisi loro signori, discendono in Italia. Il cronista<br />

Luitprando, che visse in quel tempo, li chiama ferocissimi,<br />

audaci, superbi, libidinosi, ignoranti, senza pietà, più somiglianti<br />

a belve che ad uomini. Il Filiasi dice ch’erano arcieri terribili e<br />

indomabili cavalieri quasi immedesimati col cavallo su cui quasi<br />

sempre stavano, che vestivano di pelli e mangiavano carni crude<br />

1 . Vennero dall'oriente in più migliaia, avidi di bottino e di<br />

strage; evitando le città fortificate, si gettarono nelle campagne<br />

spandendo dovunque il terrore; giammai più terribile invasione<br />

ebbe a soffrire la nostra regione. Nell’impeto<br />

1 Op. cit. v. 6°.<br />

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