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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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fa qualche quantità di seta, dice egli, per aver copia ili ghelfi<br />

(gelsi). Nel passato secolo e fino oltre la prima metà <strong>del</strong> corrente,<br />

ogni paese quasi <strong>del</strong>le due Riviere aveva fornelli per la trattura<br />

<strong>del</strong>la seta; l'industria andò cessando un po' alla volta, dopo<br />

l'estendersi <strong>del</strong>le filande a vapore 1 . Anche oggi nelle campagne<br />

quasi in ogni casa si veggono abbandonati in un canto gli strumenti<br />

che servivano a quest'industria un tempo veramente casalinga.<br />

È un fatto poi che i bozzoli prodotti nella regione benacense<br />

erano e sono preferiti a quelli <strong>del</strong>le contermini regioni per la<br />

finezza <strong>del</strong> filo e per la maggior rendita che danno nella trattura.<br />

Fiorente e diffusa fino a pochi anni fa la coltivazione dei gelsi,<br />

ora è qui in più luoghi trascurata e molte piante vengono annualmente<br />

atterrate, sia per la malattia a cui vanno soggette,<br />

sia perché si crede che danneggino le coltivazioni vicine colle<br />

numerose ed estese radici, sia ancora - e questa è forse la causa<br />

principale - perché l'allevamento <strong>del</strong> baco da seta non è più così<br />

rimunerativo come in passato 2 .<br />

*<br />

* *<br />

Alberi fruttiferi di molte specie e di squisito sapore produce<br />

la regione <strong>del</strong> <strong>Benaco</strong>; non in tutti i luoghi però<br />

1 Assai lodata era la seta che verso la metà <strong>del</strong> secolo presente si produceva<br />

nella filanda dei fratelli Comboni in Limone, premiati per essa con medaglia all'esposizione<br />

di Parigi <strong>del</strong> 1855 e più tardi a quella di Brescia nel 1857.<br />

2 I gelsi <strong>del</strong>la nostra regione cominciarono ad esser colpiti da malattia epidemica,<br />

volgarmente detta sferza, nel 1757. Scrisse su questo morbo un pregevole<br />

Trattato il salodiano Jacopo Alberti, indotto a ciò da Lettera in data 24 maggio<br />

1771 <strong>del</strong>la <strong>De</strong>putazione Veneta sopra l'Agricoltura nel Magistrato dei Beni inculti;<br />

Lettera colla quale, a mezzo <strong>del</strong> Provveditore e Capitano di Salò, si chiedevano<br />

notizie e rimedi al male. Il libro <strong>del</strong>l'Alberti - <strong>De</strong>lla epidemica mortalità dei<br />

gelsi e <strong>del</strong>la cura e conservazione loro - stampato in Salò nel 1773, venne giudicato<br />

dal Veneto Magistrato il migliore tra quanti gli furono presentati, e per ciò<br />

premiato con medaglia d'oro di 100 zecchini.<br />

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