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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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abbigliamenti che s'usano nè Grotteschi e distinte a tre a tre da<br />

termini e da mensole. V’erano stanze ampie e signorili per ogni<br />

grande e per ogni honorata famiglia. Sul davanti correva una<br />

longa, larga et aprica loggia coperta, con soffitto dipinto e fregiato<br />

di dorature, e ringhiera di ferro con pomi di oricalco. Una<br />

comoda scala dall'interno scendeva al lago, riparata lateralmente<br />

da assicelle, per toglier ai curiosi la vista di chi se ne serviva.<br />

Attiguo, verso sera s'allargava, un vago giardinetto con piante di<br />

agrumi ed altre sempre verdi e fiorite 1 .<br />

Nella piazza vicina, ora detta Napoleone, in più riprese ampliata,<br />

si erigeva, sul finire <strong>del</strong> XV° secolo, l'attuale palazzo <strong>del</strong><br />

Comune, disegno <strong>del</strong> Sansovino, sostenuto da pilastri con portici.<br />

Ivi si teneva il Consiglio <strong>del</strong> Comune, ed avea sede - come anche<br />

oggi - il Monte di Pietà: al pian terreno vi erano magazzini<br />

per deposito di mercanzia: Narra il Gratarolo che i pilastri dei<br />

portici erano stati costrutti di quadrelli di terra cotta, ma che<br />

poi temendo ch'essi non potessero sostenere il peso <strong>del</strong> fabbricato,<br />

furono sostituiti da quadroni di pietra con arte<br />

1 In questo palazzo - posto in via Fontana presso la piazza Napoleone - risiedono<br />

attualmente gli uffici <strong>del</strong> Tribunale civile e penale e <strong>del</strong>la Pretura. Trasformato<br />

più volte in cento guise, e nel 1889 rifatto nella facciata che guarda mezzodì,<br />

poco conserva <strong>del</strong>l'antico; tuttavia il portone che s'apre a tramontana (nella<br />

linea di case che gli stanno di contro) a tutto sesto, con eleganti colonne e basamenti<br />

e architrave di pietra bianca a sfondi di marmo nero, e lo scalone coi<br />

larghi e marmorei gradini e col soffitto a volta su cui probabilmente erano in<br />

antico stucchi e dorature o dipinti, e l'inquadratura <strong>del</strong>l'altra porta al primo piano,<br />

a stipiti ed architrave di marmo rossiccio levigato - per la quale era anticamente<br />

l'accesso all'attuale gran sala dei pubblici dibattimenti —, mostrano ch'era<br />

residenza ben degna <strong>del</strong> magistrato supremo <strong>del</strong>la Riviera. Il palazzo era probabilmente<br />

composto di due parti, di cui una anteriore verso il lago, l'altra (da<br />

cui si entrava per la già descritta porta) verso monte, ove sono oggi le carceri e<br />

la casa Castelli, unite probabilmente da un voltone che attraversava la strada.<br />

L'attuale cavalcavia, gretto e disarmonico, deve essere certo costruzione più<br />

recente, perché non corrispondente affatto nè allo scalone che vi monta da<br />

tramontana, nè alla gran porta <strong>del</strong>la sala che gli fa riscontro dalla parte opposta.<br />

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