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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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popolari fìn dal XIV° secolo, e annoverata tra le principali <strong>del</strong>la<br />

Riviera d'occidente negli Statuti Viscontei. Ivi allegre merende e<br />

suoni e danze, che non pare restassero sempre nei limiti <strong>del</strong><br />

convenevole, vedendo i lagni che ne muovevano quei frati, i<br />

quali reclamavano a Venezia pei balli ed altre disonestà che vi si<br />

commettevano sotto pre<strong>testo</strong> di religione 1 .<br />

Altro luogo di gradito ritrovo era la spianata davanti la chiesetta<br />

di s. Fermo - in territorio di s. Felice, di fronte all' Isola -,<br />

dove si celebrava ab antiquo gran festa ai nove di agosto con<br />

gran concorso di paesani e forestieri. Luoghi non meno frequentati<br />

erano Manerba, principalmente per la festa di s. Severino, e<br />

s. Pietro di Liano e s. Bartolameo di Salò, sul quale ultimo, al dir<br />

di Silvan Cattaneo, salivano sovente di state di molte onorevoli<br />

brigate di uomini e donne, a caccia, e giuochi, come di saettar,<br />

lanciar dardi, correr e saltare e danzare ancora, facendo in quelle<br />

belle praterie e sotto a padiglioni e frascate a ciò disposte, di<br />

molti festevoli e lieti conviti 2 .<br />

Celebri per affluenza di mercatanti e di popolo e per rumorosa<br />

allegria e giuochi e musiche e balli e merende e luminarie,<br />

erano le sagre di s. Erculiano in Maderno, di s. Rocco in Salò, di<br />

s. Giorgio in Toscolano, di s. Maria di Navazzo, <strong>del</strong>la Madonna di<br />

Moncastello in territorio di Tignale, alla quale ultima, secondo il<br />

Gratarolo, concorrevano etiandio di paesi lontani infinite persone<br />

3 .<br />

1<br />

ODORICI. «Il castello e la chiesa di s. Felice».<br />

2 a<br />

Op. cit. Giornata 2 .<br />

3<br />

Sopra un dosso di Monte Castello sorge un santuario dedicato alla Vergine,<br />

che da una parte domina il lago (691 m.), dall'altra le aperte e allegre campagne<br />

e i paesetti che formano il Comune di Tignale. Fu costrutto su parte d'un castello<br />

che la tradizione popolare attribuisce agli Scaligeri ma che probàbilmente è<br />

più antico: sotto il tempio - ch'è edificato nel piano superiore -restano perfettamente<br />

conservati i vestiboli, i cameroni degli armigeri, gli anditi e parte di un<br />

torrione che formavano il pianterreno <strong>del</strong> vasto e formidabile fortilizio, che tale<br />

doveva esser ancora nel 1426, stando alla ducale 13 maggio di quell'anno <strong>del</strong><br />

doge Francesco Foscari, là dove al cap. 24° accenna ai ribelli <strong>del</strong>la Repubblica<br />

che in esso s'erano ridotti. L'edificazione <strong>del</strong> tempio fu cominciata probabilmente<br />

sul principio <strong>del</strong> XVI° secolo; il Gratarolo la chiamò chiesa spettabile divota e<br />

celebre. La festa <strong>del</strong>la Madonna di Moncastello si celebrava - come al presente<br />

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