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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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lamenti di pochi eroi che morivano maledicendo lo straniero<br />

abborrito.<br />

Lodovico, dopo breve dimora in Brescia, già sua quasi senza<br />

resistenza fino dal 20 maggio, giungeva in vista di Peschiera il<br />

30, non imaginandosi di trovar in essa intoppo. già sapendo che<br />

il Pitigliano col grosso <strong>del</strong>l'esercito l'aveva abbandonata persuaso<br />

di non poter sostenervisi, e s' era accampato intorno a Verona.<br />

A presidiar la fortezza erano rimasti Antonio Buono Provveditore<br />

e Andrea da Riva Castellano con circa 400 fanti, non certo<br />

speranzosi di conservarla. decisi però a gagliardamente resistere<br />

per ritardar l'avanzata <strong>del</strong> nemico e lasciar tempo all'esercito<br />

veneziano di riordinarsi. Ma ai cannoni francesi non ressero a<br />

lungo le mura di Peschiera, e per la breccia presto apertavi, gli<br />

Svizzeri e i Guasconi si slanciarono all'assalto: la piccola guarnigione<br />

fu fatta a pezzi ; il Buono fatto prigioniero, poi rimandato;<br />

il Riva col figlio giovanetto barbaramente appiccati ai merli <strong>del</strong>la<br />

rocca 1 .<br />

All'atroce notizia, il Loredano - che come s'è detto comandava<br />

la flotta sul lago - vistosi impotente, circondato da ogni<br />

parte da terre ostili - perché tutte datesi al nemico -, raccolti i<br />

pochi fuggiaschi, fatte ardere le galee e le fustech' avea, inseguito<br />

dai vincitori, riuscì a ridursi coi suoi in luogo sicuro e non<br />

guardato, e. poi per monti a congiungersi al resto <strong>del</strong>l'esercito 2 .<br />

Col Loredano era Francesco Calsone da Salò, accorso da Cremona<br />

- dove si trovava al servizio di Venezia col grado di Contestabile<br />

fin dal 1502 -, appena avea saputo <strong>del</strong>la rotta di Agna<strong>del</strong>lo,<br />

ad assumere il comando di 500 Rivieraschi 3 .<br />

1<br />

BEMBO. «Historia veneta». Lib. 8°. - SISMONDI. Op. cit. v. 5°. - DOGLIONI. Op. cit.<br />

Lib. XI 0 .<br />

2<br />

BEMBO. Op, cit. - DOGLIONI. Op. cit.<br />

3<br />

CLAUDIO FOSSATI. «Notizie intorno a Francesco Calsone di Salò e alla sua famiglia».<br />

Brescia 1888. - La famiglia Calsone tra le più antiche <strong>del</strong>la Riviera occidentale,<br />

comincia a mostrarsi in atti pubblici fin dal secolo XII°. Il ramo principale di<br />

essa ebbe stanza in Salò nella casa posta in via Trabucco e <strong>del</strong> Fonte, attualmente<br />

proprietà <strong>del</strong>la famiglia <strong>del</strong> signor Bortolo Castelli. Un Stefanino Calsone ebbe<br />

la difesa d'una parte dei bastioni di Brescia nel famoso assedio <strong>del</strong> 1438 sotto i<br />

comandi <strong>del</strong> cronista soldato Cristoforo Soldo. Il Francesco Calsone di cui qui si<br />

tratta pare abbia abbracciato giovanissimo la carriera <strong>del</strong>l'armi e che primamen-<br />

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