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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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«Restare senza carpioni è una gran disgrazia» esclama Enrico<br />

Heine «la più grande forse dopo quella di perdere la coccarda<br />

nazionale». E ancora «Ahimè! a che serve il lauro quando è<br />

scompagnato da carpioni!» 1<br />

Il Moscardo nella citata sua opera scrive che il carpione formava<br />

la <strong>del</strong>izia <strong>del</strong>l’imperatore romano Tiberio che assai si dilettava<br />

a pescarlo per cibarsene 2 . Se non forse quella di Tiberio,<br />

certo però allietò il carpione la mensa, di tutti i personaggi coronati<br />

o illustri che visitarono le sponde <strong>del</strong> <strong>Benaco</strong>, e venne a<br />

principi spedito come regalo prezioso.<br />

Mattia Butturini salodiano vivente, in un suo accurato studio<br />

storico-critico sulla pesca nel nostro lago, riporta un documento<br />

esistente nell'<strong>Archivi</strong>o di Stato di Modena, edito nel 1880 per<br />

cura <strong>del</strong> cav. C. Foucard. «Nel famoso convito dato il 5 giugno<br />

1368 nella corte <strong>del</strong>l'Arengo in Milano ad onore di Madonna<br />

Violante figliuola di Galeazzo Visconti, la quale s'impalmava al<br />

duca di Clarenza (tra convitati eravi Francesco Petrarca) la quintodecima<br />

vivanda furono pavoni cvm verze, faxolli, cum lingue<br />

salate et carpioni cum uno zupono et uno capuzo di perle fodrato<br />

di Armelino 3 .<br />

1 ENRICO HEINE «Reisebilder». (Traduz. di Cimino Foti). Milano. 1894. I tedeschi<br />

costumano portare in tavola il carpione circondato di foglie d'alloro, <strong>del</strong>le quali<br />

<strong>del</strong> resto usano largamente nella cucina per dar aroma ai cibi.<br />

2 Op. cit. Non so dove il Moscardo abbia attinta questa notizia che fu ripetuta da<br />

altri che scrissero di cose benacensi; non ho saputo trovarla nelle antiche istorie<br />

e neppure nella vita di Tiberio <strong>del</strong> diligentissimo Svettonio; non è tuttavia improbabile,<br />

da poi che si sa che nella spedizione contro i Reti - come vedremo<br />

nella storia - certamente Tiberio visitò il nostro lago.<br />

3 MATTIA BUTTURINI «La pesca nel lago di <strong>Garda</strong>». Salò. 1885. BERNARDINO CORIO<br />

nella sua «Storia di Milano» (P. 3 a c.° 5°) riferisce la stessa notizia con qualche<br />

variante. Ecco le sue parole «La quindicesima imbandigione, pavoni con verzi e<br />

fagiuoli, lingue salate e carpioni con un capuccio, ed un giubbone coperto di<br />

perle; sopra il capuccio stava un grosso fiore di perle, ed anche un mantello coperto<br />

di perle li quali capuccio e mantello erano foderati di armellino».<br />

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