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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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tova, e poco dura - di solito più intenso in gennaio e febbraio -;<br />

né mai acuto, umidiccio e penetrante nelle ossa, ma asciutto e<br />

moderato, così da permettere nelle belle giornate e in case esposte<br />

a mezzogiorno di tener, nelle ore <strong>del</strong> mezzodì, spalancate<br />

le finestre senza incomodo alcuno degli abitanti. Così pure<br />

raramente accade che durante l'estate l'aria come morta stagnando<br />

generi afa soffocante che renda grave il respiro e insieme<br />

colle forze <strong>del</strong> corpo fiacchi le energie <strong>del</strong>lo spirito. Qui le<br />

ore più calde sono quelle che succedono alla prima scomparsa<br />

<strong>del</strong> sole, quando la terra infocata, da ogni poro sprigiona onde<br />

di calore morto e pesante; ma presto qualche vento benefico<br />

dalle vicine valli o dalla vetta dei monti reca in basso il conforto<br />

<strong>del</strong>la sua frescura 1 .<br />

1 Avverto che le cifre e i dati qui riferiti sono ricavati dalle osservazioni fatte<br />

nell'Osservatorio meteorico-geodinamico di Salò; e in quelli di <strong>De</strong>senzano, Gardone<br />

Riviera e Riva; da altri Osservatori non ho potuto aver indicazioni dirò così<br />

ufficiali, però qua e là verrò esponendo quello che di più sicuro ho potuto raccogliere<br />

anche altrove. E qui credo non inutile far breve cenno sugli Osservatori<br />

principali <strong>del</strong>la regione.<br />

La prima idea di iniziare osservazioni meteoriche in Salò devesi all’ing. Carlo<br />

Gritti, che nel 1877, col concorso <strong>del</strong>l'Ateneo salodiano e <strong>del</strong>l’Opera Pia «La<br />

Carità laicale» fondò l'attuale Osservatorio e ne fu il primo direttore. Già nel<br />

1881 l'Osservatorio di Salò faceva parte <strong>del</strong>la rete governativa e <strong>del</strong>la Società<br />

Metereologica Italiana. Da principio ebbe sede nel fabbricato <strong>del</strong> Collegio Maschile<br />

detto di santa Giustina: trasportato più tardi in altro locale, si fissò poi<br />

stabilmente nel 1891 sulla sommità <strong>del</strong>la torre che sorge a ponente <strong>del</strong> Collegio<br />

stesso, all’uopo adattata. All'Osservatorio si aggiunse nel 1889 una Stazione<br />

sismica. L'Osservatorio di Salò è centro di parecchie Stazioni termoudometriche,<br />

la cui istituzione è dovuta alla solerzia <strong>del</strong>l'attuale direttore, che le<br />

distribuì nelle località più adatte <strong>del</strong>la riva occidentale, e cioè: a Barbarano, a<br />

Ronchi, a Villa e a Sernica di Salò, a Banal di Gardone Riviera, nell’isola di <strong>Benaco</strong>,<br />

a Gaino di Toscolano, al Casello di Gargnano presso il confine italo-austriaco<br />

e a Vesio di Tremosine. L'Osservatorio è in relazione coll'Ufficio Centrale di metereologia<br />

e geodinamica, coll'Osservatorio meteorologico italiano, colla Rappresentanza<br />

provinciale e con parecchie Accademie e Istituti scientifici; è provveduto<br />

di ottimi strumenti per le osservazioni meteoriche e di buoni apparecchi<br />

sismici. Da più di 16 anni ne è direttore il prof. Pio Bettoni.<br />

A Bogliaco di Gargnano fino al 1895 si fecero osservazioni meteoriche dal direttore<br />

<strong>del</strong>la cessata Scuola d’albericoltura; come pure a Limone, da poco tempo<br />

sospese.<br />

L'Osservatorio metereologico di <strong>De</strong>senzano, tra i più antichi <strong>del</strong>la regione no-<br />

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