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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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soprannomato il Gran Contestabile, e da altri esperti capitani<br />

tutti scelti con piena fiducia al grave ufficio dal Duca stesso. Ma<br />

la sparizione di colui che col forte ingegno e la ferrea volontà -<br />

aiutati bensì dalla miseria e dalle gelosie degli altri - avea avvinti<br />

al suo carro e tenuti fermi i più riottosi, lasciava libero il campo<br />

alle ire, alle ambizioni,. agli astii mal trattenuti, così che terribili<br />

divamparono le passioni, mettendo nuovamente in scompiglio<br />

una gran parte d'Italia (1403). Le fazioni guelfa e ghibellina rialzarono<br />

il capo più feroci che mai, molte città si ribellarono e furono<br />

occupate dai capitani <strong>del</strong>l'estinto: Cremona da Francesco<br />

Cavalcabuoi, Bergamo da Francesco Scardo, Parma dall'Ottobono,<br />

Alessandria da Facino Cane,. Como dal Rusconi, Verona da<br />

Guglielmo <strong>De</strong>lla Scala. Brescia e la. Riviera occidentale in mezzo<br />

al generale scompiglio non. potevano restar tranquille: il partito<br />

guelfo - specialmente i montanari - dice il Corio - entrarono nella<br />

città, la devastarono, fecero macello dei cittadini e la incendiarono<br />

condotti da Pietro Avogadro triumplino, odiatore feroce<br />

dei Visconti.<br />

Fuggirono i Ghibellini così duramente percossi, raccogliendosi<br />

sotto la guida di Pietro Gambara nella Riviera, e a Salò specialmente<br />

rimasto fe<strong>del</strong>e al Visconti, ivi preparando la vendetta.<br />

Un tentativo di assalto <strong>del</strong>l'Avogadro al castello di Salò non ebbe<br />

effetto, che il Gambara coi suoi fu addosso agli assalitori e li<br />

inseguì fin sotto le mura di Brescia. Vi entrò anzi ma fu ricacciato<br />

e sfogò la sua rabbia sulle genti <strong>del</strong> contado.<br />

I guelfi ricorsero per aiuti al turbolento Carrara che venne<br />

con esercito ad assediare la disgraziata città; i ghibellini invocarono<br />

aiuti dalla reggente Caterina. Vari fatti inutili alla nostra<br />

storia accaddero ancora sotto e dentro le mura di Brescia tra gli<br />

eserciti belligeranti, finché si venne ad un accordo.<br />

Fra i capitani spediti a Brescia dalla reggente duchessa. vi fu<br />

Pandolfo Malatesta, il quale in riconoscimento dei suoi servigi e<br />

in compenso di certa somma che pretendeva<br />

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