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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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tedeschi che vi erano per rinforzo. Subito dopo si procedette<br />

alla formazione <strong>del</strong>la guardia cittadina, di cui venne eletto comandante<br />

il capitano Domenico Grisetti. Il giorno seguente la<br />

città era ancora più agitata: le notizie <strong>del</strong>l'eroismo di Milano,<br />

<strong>del</strong>le rivolte di Brescia, di Chiari, di Iseo e di Valcamonica, diffuse<br />

rapidamente, infondevano nuovo ardire, nuove speranze in<br />

tutti. Le insegne imperiali furono atterrate; la guardia civica definitivamente<br />

organizzata. Il 21 una deputazione di essa si presentava<br />

al Commissario distrettuale, Monaco, chiedendone la<br />

sanzione, che veniva senz'altro concessa,<br />

La notte <strong>del</strong> 22 un drappello di Salodiani - 60 circa - comandati<br />

da Paolo <strong>Rossi</strong>ni di Salò, si poneva in marcia per Brescia per<br />

recarle soccorso; ma nella località detta il Bu<strong>del</strong>lone, - tra Gavardo<br />

e Goglione - si trovò addosso 800 Tedeschi <strong>del</strong> reggimento<br />

Hohenlohe; inostri oppressi dal numero, dovettero ritirarsi<br />

sui monti senza però soffrire alcun danno.<br />

La rivoluzione intanto si propagava: il giorno 20 si pubblicavano<br />

in Riva e in tutte le vallate <strong>del</strong> Trentino, proclami chiedenti<br />

la costituzione e l'aggregazione al Lombardo-Veneto; nel mentre<br />

da per tutto si formavano corpi di guardia civica, si preparavano<br />

armi al grido di vita la costituzione, si sventolavano bandiere<br />

tricolori, e si ornavano i petti di coccarde nazionali 1 .<br />

Il 23, dopo mezzodì, più di 200 Rivieraschi si presentavano in<br />

Salò offerendosi di combattere per la causa nazionale. Il giorno<br />

seguente un corpo di Tedeschi che abbandonava Brescia in forza<br />

<strong>del</strong>la convenzione stipulatasi il giorno prima tra i deputati<br />

municipali e il principe di Schwarzemberg - per la quale la città e<br />

il castello doveano esser sgombrati di milizie tedesche e occupati<br />

dai cittadini - si avvicinava ai Tormini. Salò, che <strong>del</strong>la convenzione<br />

non sapeva, temendo un'invasione, fu pronto alla difesa;<br />

le porte verso Brescia furono munite; barricate le vie; il<br />

popolo<br />

1 BAISINI JACOPO. «Il Trentino davanti all'Europa». Milano 1866.<br />

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