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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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epressione d'ogni libero moto, scossero finalménte gli animi<br />

degli italiani che pensarono alla vendetta e dimenticate le antiche<br />

gare e gelosie si strinsero in fascio coll’unico intento di riacquistare<br />

i perduti diritti e fiaccare la prepotenza <strong>del</strong>lo straniero<br />

dominatore.<br />

Prime ad opporsi risolutamente alle violenze imperiali furono<br />

le città di Verona, Padova, Vicenza, Treviso che, strette in<br />

occulta lega tra loro e con altre minori (1164), e aiutate da Venezia<br />

decisero sostenere colle armi la propria ribellione 1 . Ed ecco<br />

che mentre le terre <strong>del</strong>la Riviera occidentale accarezzate da<br />

Federico e regalate di immunità e di privilegi gli si conservavano<br />

fe<strong>del</strong>i, quelle <strong>del</strong>l'opposta sponda unite a Verona cospiravano a<br />

danni di lui e si munivano e preparavano a combatterlo.<br />

Federico avuto sentore <strong>del</strong>la lega veronese, con esercito fornitegli<br />

da Pavia da Cremona e da altre città rimastegli fe<strong>del</strong>i e<br />

con pochi tedeschi, mosse alla volta di Verona e ivi dopo aver<br />

desolato paesi e castelli, s'incontrò coll'esercito dei collegati,<br />

ma non sentendosi di assalirli, sia perché sospettoso <strong>del</strong>la fe<strong>del</strong>tà<br />

dei soldati italiani che avea seco, sia perché con forze troppo<br />

inferiori, decise di evitar battaglia e ritirarsi nella nativa Germania,<br />

piena l'anima di rabbia e di desiderio di vendetta.<br />

La lega veronese non si sciolse colla partenza <strong>del</strong>l'imperatore<br />

ma attese a fortificarsi imaginando ch'egli sarebbe ridisceso<br />

ben presto. Ridiscese infatti nel novembre <strong>del</strong> 1166, non però<br />

per la solita via <strong>del</strong>l'Adige, che alla Chiusa temeva di insidie e già<br />

forse sapeva che a Rivoli ben munito lo aspettavano i collegati<br />

ad impedirgli il passo: ma in vece per la via di Valcamonica rimastagli<br />

fe<strong>del</strong>e, e attraversato il territorio bresciano entrò in<br />

Lombardia e di là passò nella Romagna, di cui molte città e floride<br />

borgate devastò.<br />

La pietà per la recente efferatezza e più il timore di nuovi<br />

danni a sè, decisero finalmente le città di Lombardia a<br />

1 MURATORI. Op. cit. T. 6°.<br />

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