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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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che allora l'imperatore d'Austria per quella pescagione riceveva<br />

mille fiorini annui di fitto 1 .<br />

<strong>De</strong>lle trote che si pescano a Torbole nell'atto che risalgono<br />

la corrente, cantò l'Arici nel suo «Sermione»<br />

Ivi molta si appresta e facil preda<br />

A’pescatori; perocché condotte<br />

Da non so quale istinto (o miglior cresca<br />

Lor pastura fra l'alighe e il canneto;<br />

che più <strong>del</strong>la queta e tepid’onda<br />

La corrente freddissima le alletti),<br />

Si fan le trote in contro al fiume, ed alto<br />

Levando un guizzo, sagliono a ritroso.<br />

Il monaco Jodoco ci ha lasciato nel suo poema una minuta<br />

descrizione <strong>del</strong>la pesca <strong>del</strong>la trota con un mezzo detto le forche,<br />

assai in uso sul lago a’ tempi di lui e per molto tempo dopo. Per<br />

la pesca a forca si piantava un lungo palo nel lago discosto alquanto<br />

dalla riva, dove l'acqua non fosse troppo profonda; e più<br />

frequentemente al confine meridionale <strong>del</strong> lago, presso allo<br />

sbocco <strong>del</strong> Mincio, dove al dir di Jodoco, non sai se ti trovi al<br />

principio <strong>del</strong> fiume o ancora in una parte <strong>del</strong> lago. Intorno al palo<br />

con bell’arte si disponevano certe reti, dette nasse, tra le<br />

quali si lasciava libero un varco, chiuso al di là da altra rete assai<br />

sottile, alla quale era attaccata una lunga funicella tenuta da un<br />

uomo che stava a vedetta sulla cima <strong>del</strong> palo stesso. Quando la<br />

trota avida <strong>del</strong>l'acqua <strong>del</strong> fiume, non vedendo la rete tesa, penetrava<br />

in essa, tosto l'uomo in sentinella tirava la fune, sollevava<br />

in aria la rete e faceva così prigioniero il pesce, che in luogo<br />

d'amore nel varco fatale avea trovato la morte.<br />

Questo modo di pesca ingegnoso ma disagiato, cadde un po’<br />

alla volta in disuso sul principio <strong>del</strong> secolo corrente. Gcrolamo<br />

Bagatta di <strong>De</strong>senzano in un suo poemetto in ottava rima intitolato<br />

«La pescagione» lo descrive.<br />

1 W. GOETHE «Viaggio in Italia».<br />

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