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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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isparmiato dai barbari che li avevano preceduti. Sotto questi<br />

nuovi oppressori più rozzi e più feroci, finirono di inselvatichire<br />

le plebi, avvezze bensì a servire e a soffrire, ma dalla splendidezza<br />

degli antichi padroni e dalle manifestazioni di un'arte forte<br />

a un tempo e geniale, abituate anche a una maniera di vita<br />

nel suo complesso più gaia e atta pure tra le miserie <strong>del</strong> servaggio<br />

a tener vivo qualche sentimento nobile e generoso.<br />

Né la mitezza di alcuni dei re longobardi conquistati dalle influenze<br />

benefiche <strong>del</strong> cristianesimo, né le leggi, provvide qualche<br />

volta, valsero, credo, a migliorare le condizioni generali <strong>del</strong>le<br />

plebi rurali, tra le quali la nostra, lontane troppo dal focolare<br />

d'onde il bene emanava e troppo esposte all'arbitrio dei duchi e<br />

dei minori magistrati regnanti da sovrani nelle loro terre, assai<br />

scarsamente sorvegliati in un regno nuovo ancora, esposto a<br />

guerre frequenti e troppo brevemente durato.<br />

A peggiorare le condizioni <strong>del</strong>la regione influirono anche le<br />

invasioni dei Franchi, tra le quali terribile quella condotta da<br />

Childeberto nel 590 regnando Autari. Il franco re con numerose<br />

schiere divise in più colonne, scese in Italia per l'Alpi di Verona e<br />

saccheggiò le disgraziate nostre terre <strong>del</strong>la sponda orientale,<br />

incendiò Malcesine e distrusse i paesetti tutti posti sulla fronte<br />

<strong>del</strong> Baldo, né risparmiò quelli <strong>del</strong>la sponda occidentale spingendosi<br />

fino sotto Brescia.<br />

Alle lotte coi nemici esterni s'aggiungevano le interne discordie<br />

dei duchi tra loro, o dei duchi col re; onde non era raro il<br />

caso di vederli combattersi accanitamente, e la regione nostra<br />

posta e divisa tra duchi potenti come eran quelli di Verona, di<br />

Trento e di Brescia, più volte risentì le tristi conseguenze di queste<br />

lotte sanguinose e furibonde. La vicinanza dei re Franchi,<br />

irrequieti sempre e cupidi di estendere più largamente l'impero,<br />

le gelosie dei pontefici romani insofferenti di padroni vicini, le<br />

segrete mene dei Greci padroni ancora di parte <strong>del</strong>la penisola e<br />

desiderosi di rivendicare il perduto, e sopratutto le discordie<br />

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