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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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Il Gratarolo nella sua «Istoria <strong>del</strong>la Riviera di Salò» accenna<br />

alla scomparsa di questa città <strong>Benaco</strong>, senza dire che la sommersione<br />

di essa si debba a terremoto; fa intendere però che<br />

possa esserne stata causa lo spaccarsi d'un gran monte, ch'è<br />

quello da cui oggi sbocca impetuoso il torrente Toscolano. Più<br />

innanzi poi, sempre sullo stesso argomento, scrive «Nella giunta<br />

<strong>del</strong> libro di Eusebio de i tempi fatto l'anno 1457, sono scritte<br />

queste parole: al lago di <strong>Benaco</strong> non lontano da Salò si divise un<br />

Monte fin al fondo da una grande apertura. Io non trovo» prosegue<br />

lo storico «apertura alcuna notabile che sia men lontana<br />

da Salò di questa, ma se di questa s'ha da intendere, non posso<br />

se non credere che chi la scrisse prima, e alcuni che lo imitarono<br />

poi, pigliassero errore di qualche centinaio d'anni, perché se<br />

questo fatto non fosse più antico, se ne haverebbe qualche notizia<br />

che fosse passata almeno in voce. dalli avoli o dai bisavoli<br />

nostri» Non mi par quindi che la spaccatura <strong>del</strong> monte alle spalle<br />

<strong>del</strong> Toscolano e la imaginata scomparsa <strong>del</strong>la città di <strong>Benaco</strong><br />

accennata dal Gratarolo, si possano con sicurezza far coincidere<br />

col terremoto <strong>del</strong> 243 o 245 di cui lasciò memoria il cronista veronese.<br />

Silvan Cattaneo nel suo libro «Salò e sua Riviera» è più esplicito,<br />

e là dove descrive Toscolano, tien parola <strong>del</strong>la città di <strong>Benaco</strong>,<br />

e accenna alla scissura <strong>del</strong> sovrastante monte, che per<br />

terremoto s'aperse, «allor che uscì primieramente questo fiume<br />

da un laghetto ovver da un gran gorgo d'acqua corrente tra le<br />

orribili fauci di quei monti vicini, il quale in un subito affogò, e<br />

sommerse questa a quei tempi nobile e popolosa Cittade» 1 .<br />

Altro terremoto registrano gli storici nel 254, ed altro più<br />

tremendo e disastroso nel 369; poi nel 793 violenti scosse con<br />

gran ruine, specialmente nella regione <strong>del</strong> Baldo.<br />

Il Moscardo scrive che nel 894 in Verona seguì grandissimo<br />

terremoto «che fece molti danni nella Città, e par-<br />

1 SILVAN CATTANEO Op. cit. «Gior. 3 a ».<br />

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