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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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la ricca fronda all'ingiro; ognuna ha la sua parte d'aria e di sole,<br />

vivono insieme e di bellezza gareggiano tra loro nella pompa<br />

<strong>del</strong>la veste e <strong>del</strong> frutto senza invidia e contrasto, lieta ognuna<br />

per sé e per le compagne <strong>del</strong> tributo d'ammirazione e di onori<br />

che da tutti le viene.<br />

Tre sono le specie di agrumi che si coltivano nella regione<br />

<strong>del</strong> <strong>Benaco</strong>; il limone - citrus limonium - il cedro - citrus media -<br />

e l’arancio - citrus aurantium; - dei quali sono più varietà e principali:<br />

il citrus nobilis o mandarino e - il citrus Bergamia o bergamotto.<br />

Negli antichissimi scrittori sono scarse le notizie su queste<br />

piante; difficile quindi ricostruirne la storia, e seguire il viaggio<br />

da esse compiuto per giungere fino a noi. Nel Levitico si trova<br />

forse per la prima volta nominato il cedro tra i frutti che, per<br />

comando di Iehova, dovevano adornare le mense degli Ebrei<br />

nella festa dei Tabernacoli, che ricorreva ai quindici <strong>del</strong> settimo<br />

mese e durava sette giorni. «E nel primo giorno prendetevi <strong>del</strong><br />

frutto di cedro, di rami di palme, <strong>del</strong>le frasche di mortella e de'<br />

salci di riviera, e rallegratevi nel cospetto <strong>del</strong> Signore Iddio vostro<br />

per sette giorni» 1 .<br />

1 Sacra Bibbia. Traduzione di Giov. DEODATI Levitico. Capo 23°. Nel <strong>testo</strong> latino<br />

<strong>del</strong>la Bibbia di Mons. MARTINI il cedro non è nominato, e in luogo suo è detto<br />

fructus arboris pulcherrimae; secondo altri testi invece fructus ligni speciosi; le<br />

quali frasi sono la traduzione <strong>del</strong>la parola hadar, che nel <strong>testo</strong> ebraico significa<br />

frutto <strong>del</strong>l'albero più bello. Da ciò il Gallesio nel suo Trattato <strong>del</strong> cedro argomenta<br />

che questo frutto fosse ignoto agli Ebrei ai tempi di Mosè, e che soltanto più<br />

tardi conosciutolo, in omaggio al comandamento divino, l'abbiano trascelto e<br />

sostituito come il più bello a quello qualsiasi che prima usavano. Certo è che<br />

Giuseppe Flavio vissuto nel 1° secolo di Cristo nelle sue Antichità Giudaiche nomina<br />

espressamente il cedro - Pomo di Persia - là dove parla <strong>del</strong>la solennità detta<br />

dei Tabernacoli; per la qual cosa è a ritenere che al tempo di lui fosse adoperato.<br />

Ecco le sue parole: Dumque in patriam pervenirent, in illa civitate quam<br />

propter templum mettropolim haberent, festivitate eos octo diebus agere, et<br />

holocausta facere, et sacrificare deo, et pacificas hostias offerre praecepit, utque<br />

in manibus portarent ramos myrti et salicis, summitatesque palmarum et<br />

virgulas mali persici, (Flavii Josephi - Antiquitatum Judaicorum - Basilea 1540).<br />

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