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- 2 Benaco completo De Rossi testo - Archivi del Garda

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agioni ammettono che veramente s. Erculiano abbia dimorato<br />

in Campione e vi sia morto 1 . La tradizione di ciò è antica per certo.<br />

Mariti Sanuto nel suo Itenerario scrive: «Qui (dopo Gargnano)<br />

si convien andar per monti asperi, ma noi ne la ganzara<br />

siamo montati; et è mia 15 fino a Riva; si vede Tegnal, Tremozogno,<br />

Limon, Ponal, dove a la fin è uno buso in uno asperissimo<br />

et picollo, con una portella di piere cote, nel qual l’heremita S.<br />

Herculiano, refudando li doni dil mondo, habandonando Brèxa,<br />

ivi si vixe et morì, et tutte le campane di quelli lochi circumvixini<br />

sonò per lor medene». Morto s. Erculiano nacque contesa tra<br />

Brescia, Verona e Trento per aver il corpo <strong>del</strong> santo, e finalmente<br />

concorditer et unanimiter, continua il Sanuto, il corpo fu messo<br />

ne la sua barchetta senza remi, et tandem pervene a Maderno<br />

dove fu sepolto, qual santo. Le reliquie di lui però non furono<br />

trovate nell’antica parocchiale di Maderno che nel 1282 mentre<br />

già da qualche secolo forse vi si trovavano; nel 1486 esse furono<br />

riconosciute da Paolo Zane vescovo di Brescia, e di nuovo nel<br />

1580 da s. Carlo Borromeo nella sua visita alla Riviera. Così il<br />

Brunati 2 .<br />

1<br />

FONGHETTI. Op. cit. - TOMACELLI. Manoscritto cit. - BRUNATI. Op. cit. Riporto l'inscrizione<br />

<strong>del</strong>la lapide.<br />

M. C. C. LXXXIII<br />

CUM TRIDENTINIS PACE CONFECTA BRIXIA HIC UBI<br />

DIVUS HERCULANUS VITAM SANCTISSIMAM HABUIT<br />

SACRAM AEDICULAM EXTRUXIT PROCURA.NTIBUS<br />

GHIRARDO DE GAMBARA ET ULDEBRANDO DE COMITIBUS<br />

DE CONCESIO RIPERIAE PRAESIDIBUS.<br />

2 Scrive il Gratarolo che le reliquie <strong>del</strong> santo erano chiuse in una arca di pietra<br />

rosseggiante molto antica scolpita foravia di alcune imagini e segni e lettere<br />

pertinenti alla religione e al culto di dei di Gentili, che dal Borromeo furono fatte<br />

cancellare e sostituite con altre cristiane. Siccome poi l’arca per la grandezza<br />

sua non potea stare nell'altare dove s'era stabilito di porla, così se ne fece costrurre<br />

una nuova di marmo bianco con questa scritta:<br />

SANCTI HERCULIANI EPISC. BRIX<br />

ET CONFESS. MAGNA MIRACULORUM<br />

LAUDE CLARI OSSA<br />

Finalmente nel 1825 da Mons. Gabrio Nava le sacre ceneri furono trasportate<br />

nella nuova parocchiale di Maderno allora appena costrutta, dove sono ancora.<br />

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