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Manuale di Semejotica delle malattie mentali. Vol. 2. Vallardi. Milano.

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ESPRESSIONE ED ABITUDINE. 14J<br />

piamo <strong>di</strong>stinguere con suniciento esattezza ciô che nella<br />

nsonomia, nel gesto, nell' atteggiamento, nella parola,<br />

nella condotta, è dovuto all'abitu<strong>di</strong>ne e si è coor<strong>di</strong>nato<br />

e sistemato nella sua personalità, da ciô che vi aggiunge<br />

<strong>di</strong> passeggiero ogni nuova emozione, ogni nuova idea,<br />

ogni nuovo sentimento. 1 residui visibili <strong>delle</strong> reazioni<br />

costituiscono il criterio fondamentale su cui ci basiamo<br />

per giu<strong>di</strong>care un « carattere », un « temperamento psichico<br />

una « indole dell'animo anche perché preve<strong>di</strong>amo<br />

che esse eserciteranno un' azione importante<br />

sui moti reattivi transitori dell'in<strong>di</strong>viduo. Di regola, la<br />

scarica della corrente centrifuga segue le linee nervose<br />

<strong>di</strong> minore resistenza, e queste sono sempre quelle già<br />

percorse da altre scariche anteeedenti si puô, dunque,<br />

<strong>di</strong>re che le espressioni permanenti stabiliscono una specie<br />

<strong>di</strong> preparazione in senso anatomo-nsiologico, o <strong>di</strong><br />

pre<strong>di</strong>sposizione organica per qualunque espressione successiva<br />

<strong>di</strong> natura consimile. Cosi chi ha <strong>di</strong>sposto l'animo<br />

ed è atteggiato al sentimento della tristezza trova più<br />

facile e pronta la reazione al dolore, mentre incontra<br />

resistenze interne notevoli per quella al piacere. E cogt<br />

non a torto si potè affermare che la stessa volontà umana,<br />

quale si rivela nella condotta <strong>di</strong> ciascuno, è un semplice<br />

fatto <strong>di</strong> abitu<strong>di</strong>ne (L. DuMo~T), poichè, nella immensa<br />

maggioranza degli avvenimenti della nostra esi-<br />

stenza, non si puô voler fare se non ciô che si è già<br />

fatto involontariamente (A. GARDER).<br />

L'osservazione degli alienati ci pone <strong>di</strong>nanzi a fatti<br />

psico-patologici che questi principi della psicologia normale,<br />

per quanto qui accennati compen<strong>di</strong>osamente ci<br />

permettono <strong>di</strong> bene interpretare. Anche nel pazzo bisogna<br />

<strong>di</strong>stinguere ciô che è espressione <strong>di</strong> stati psichici<br />

transitori da ciô che fa parte degli en*ettiduraturi del<br />

<strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne mentale. S'intende corne per la <strong>di</strong>agnosi abbiano<br />

maggior valore le espressioni statiche indotte dalle

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