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Manuale di Semejotica delle malattie mentali. Vol. 2. Vallardi. Milano.

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468<br />

ESAME PSICOLOGICO.<br />

pëa e la grande sorgente <strong>di</strong> questi vocaboli paranoici: vengono<br />

poi i processi del raddoppiamento sillabico, dell'agglutinazionc,<br />

dol polisintetismo, e, in rarissimi casi <strong>di</strong> alta evoluzione<br />

int<strong>di</strong>ettuale del delirio, Fanalitismo spinto all'iperbole.<br />

Non sombra esatto che i neologismi si compongano <strong>di</strong> preferenza<br />

con vocaii o con determinate consonanti (MARTi~i).<br />

3.° L'originarsi del neologismo e il suo fissarsi<br />

nella sfera cosciente del pensiero hauno luogo in mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi.<br />

In certi casi è la fortuita associazione <strong>di</strong> suoni e <strong>di</strong> impressioni<br />

che, corne nelle tribu antichissime (S'rEiNTHAL), dà origine<br />

al nuovo vocabolo e, dunque, una pura eventualità fisiologica,<br />

probabilmente d'indole reflessa (NoiRÉ, BouRDEAu).<br />

lu altri una impulsione verbale, un fonema più o meno<br />

complesso ma automatico, che comparendo nel campo appercettivo<br />

(allucinazioni) viene accettato dalla coscienza, ritenuto<br />

per le sue apparenze particolari, e rievocato ogni qualvolta<br />

si rinnovi lo stato rappresentativo o sentimentale con cui dapprima<br />

insorse qui, dunque, abbiamo un'associazione <strong>di</strong> simultaneità.<br />

Altre volte è una remota analogia od opposizione <strong>di</strong><br />

significato e <strong>di</strong> suono, cioô un' associazione <strong>di</strong> simiglianza o<br />

<strong>di</strong> contrasto.<br />

In un <strong>di</strong>screto numero <strong>di</strong> deliranti il neologizzare si effettua<br />

per inferenza. 11 pazzo, che riûette sul delirio, mé<strong>di</strong>ta i suoi<br />

argomenti e ne <strong>di</strong>scute il valcre, cerca nel <strong>di</strong>zionario il vocabolo<br />

che meglio si adatti ad esprimerli, e, trovatolo moite<br />

volte per reminiscenze fortuite o per le ora in<strong>di</strong>cate associazioni,<br />

ben presto se ne accontenta, perché gli serve a formare<br />

il nucleo <strong>delle</strong> ulteriori associazioni ideative e a ben<br />

fissare e sistemare il suo pensiero, le sue credenze erronée,<br />

i suoi stati senti<strong>mentali</strong>, le sue tendenze. Alcuni neologismi<br />

sono dapprima semplici tentativi <strong>di</strong> spiegazione, ma poi il va-<br />

lore formale prende il dominio sul valore <strong>di</strong> contenuto quest'ultimo<br />

si contorce, si deforma, si perde, ed il pazzo <strong>di</strong>viene<br />

un formalista accanito, un simbolista della parola, anzi un<br />

realista che al pari <strong>di</strong> certi filosofi scolastici crede all'essenza<br />

del nome, alla

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