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Manuale di Semejotica delle malattie mentali. Vol. 2. Vallardi. Milano.

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304<br />

ESAMEPSIOOLOÛÎCO.<br />

« <strong>di</strong>scorso accentuato del tutto analogo alla «scrittura sottolineata<br />

In altri casi l'accentuazione é sillabica: vi sono deliranti<br />

e maniaci che esagerano le leggi normali della proso<strong>di</strong>a,<br />

che calcano sulle sillabe terminali rimanti fra loro in modo<br />

più o meno précise (associazione <strong>delle</strong> idée per analogia verbale<br />

e fonica), che invertono anche l'intonazione normale della<br />

frase. Un fenomeno morboso importante é la intonazione<br />

<strong>di</strong>versa che il paranoico allucinato dà,ai suoi monologhi a due<br />

voci ed anche alla sua conversazione. Taluni esaltati e<br />

fantastici parlano in tono oratorio e patetico con deciamazione<br />

tragico-drammatica (paranoia orgogliosa, delirio religioso);5<br />

altri arriva ad esprimersi col canto, modulando la voce in<br />

suoni ritmici (mania, isterismo). La cadenza musicale monotona<br />

e fasti<strong>di</strong>osa <strong>di</strong> certi pazzi alh'o non é che un'esagerazione<br />

patologica <strong>delle</strong> normali inflessioni: ben <strong>di</strong> rado essa<br />

e melo<strong>di</strong>ca, quasi sempre ha i caratteri del recitativo.<br />

y. La pazziainfluisce anche sulla /WM; délia fonazione, ciou<br />

sui suoni usati nel <strong>di</strong>scorso. L'use prevalente <strong>di</strong> parole ricche<br />

délie vocali A ed I e <strong>di</strong> consonanti labbiali e dent-)-linguali (fra<br />

cui soprattutto la vibrante R) è in<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> esaltamento quando<br />

ranime è depresso, vi é tendenza istintiva a prescegliere le<br />

vocali 0 ed U e le consonanti nasali, palatali e gutturali (fra.<br />

cui la Q). Alcuni deliranti pronunciano l' S strascicata e l'R<br />

grassa, sempre allo scopo <strong>di</strong> aumentare il significato simbolico<br />

dei loro fonemi.<br />

?. Negli stati d'eccîtamento é notevole la r~pt~t'~ della ibnazione<br />

articolata le parole vengono dette rapidamente, precipitosamente,<br />

spesso senza alcuna pausa nel <strong>di</strong>scorso. Fenomeni<br />

opposti ci offrono gli stati depressivi, dove i moti respiratorî<br />

ed inspirator)' sonolenti, la fonazione é tenuta, il <strong>di</strong>scorso sten-a<br />

tato e ricco <strong>di</strong> pause, anzi <strong>di</strong> vere e proprie sospensioni. Nei<br />

casi estremi queste pause non esistono soltanto fra le frasi,<br />

ma fra le parole della stessa frase (pause intraverbali) ed in<br />

allora tanta è la lentezza della estrinsecazione motoria <strong>delle</strong><br />

idee, che queste finiscono per essere spezzate e <strong>di</strong>sassociate.<br />

La demenza provoca apparenze del tutto simili ma qui la<br />

<strong>di</strong>sassociazione non è più dovuta a mancanza <strong>di</strong> attenzione o<br />

a sforzo doloroso del pensare, bensi a vera <strong>di</strong>struzione dei<br />

nessi logici fra le idee, corrispondente forse alla degenerazione<br />

dei nessi anatomici fra i centri cerebrali.

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