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Manuale di Semejotica delle malattie mentali. Vol. 2. Vallardi. Milano.

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6~6<br />

ËSAMË PSICOLOGÎCO.<br />

tano, il malato stringe i pugni, scuote le spalle e le braccia, si<br />

torce le mani, arrossa od impalli<strong>di</strong>sce, ha palpitazioni <strong>di</strong> cuore,<br />

ha senso <strong>di</strong> improvvisa soffocazione, ecc. Per certi riguar<strong>di</strong><br />

gl'impuisi subconscii dei melancolici assomigliano agli incouscii<br />

degli epilettici (ra~s): ne hanno la istantaneit~, la violenza,<br />

l'automatismo, ma ne <strong>di</strong>versificano in ciô che il malato ha<br />

poi un 1 icordo vago e confuso del fatto. Debbono,in secondo<br />

luogo, considerarsi corne subconscii gli impulsi automatici, con<br />

cui si scarica lo ~tuto irritativo dei centri nelle psicopatie<br />

caratterizzate da eccitazione e da irrequietu<strong>di</strong>ne (mania, confusione<br />

aensoriale, delirio alcoolico, delirio infettivo e tossico,<br />

paralisi generale esaltata, episodî impulsivi della paranoïa).<br />

3.° Il malato è consapevole dei proprii atti, ma<br />

non ha la coscienza della morbosità. dei proprii<br />

impulsi. Qui si pongono quasi tutti gli atti impulsivi<br />

compiuti dagli alienati sotto il predominio <strong>delle</strong> loro illusioni<br />

ed allucinazioni, <strong>delle</strong> idee deliranti, dei giu<strong>di</strong>zî erronei, dei<br />

pervertimenti affettivi (paranoia persecutoria, mela.ncolia delirante,<br />

mania allucinatoria, alcoolismo, ecc.). Contrariamente<br />

a ciô cbe suppone il volgo, gli alienati I~anno, nel più dei<br />

casi, la piena e completa consapevolezza dell'azione, si ricordano<br />

<strong>di</strong> ciô che hanno fatto, danno ragione dei loro atti bizzani,<br />

violenti e criminosi, sono anzi quasi sempre convinti<br />

che dovevano agire unicamente a quel modo.<br />

4.° Il malato é consapevole dei proprii atti e della<br />

morbosita. dei proprii impulsi, ma non lotta per<br />

inibirli perché non ne sente la sconvenienza, la<br />

immoralita, e la criminosità.. Il tipo <strong>di</strong> questi alienati<br />

impulsivi con luci<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> coscienza, ma con perversione<br />

della volontà, ci è presentato dalla psicosi degenerativa degli<br />

ere<strong>di</strong>ta.ri, dalle forme ragionanti della pazzia perio<strong>di</strong>ca, dalla<br />

parafrenia costituzionale affettiva o ipocondria morale (Isterica).<br />

Le stranezze e bizzarrie della condotta giustincano per si fatti<br />

casi la designazione <strong>di</strong> « delirio degli atti » usata dagli alie-<br />

nisti nella prima meta del secolo. Quando alla rnomalia.impulsiva<br />

della condotta serva <strong>di</strong> fondamento la debolezza congenita<br />

del senso etico, si ha la pazzia morale.<br />

5." Il malato ha lapiena coscienzadella morbo-<br />

sità dei proprii impulsi, e lottapenosamente per

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