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Manuale di Semejotica delle malattie mentali. Vol. 2. Vallardi. Milano.

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813<br />

SEMIOTICA ANALITICA DELLA PSICHE.<br />

a) Lo stato generale dell'emotività. si apprezza<br />

dal modo, con cui si producono nell'alienato le reazioni emotive.<br />

Giusta quanto <strong>di</strong>cemmo nella introduzione alla Semeiotica<br />

sintetica (§ 74), noi non abbiamo altro criterio per <strong>di</strong>re<br />

che un in<strong>di</strong>viduo è più o meno idoneo ad essore commosso nell'animo<br />

(emozionabile) se non le manifestazioni <strong>di</strong> movimento.<br />

Il principio <strong>delle</strong> nostre indagini è desunto dalla nota legge dt<br />

<strong>di</strong>ffusione (BAIN) quanto più intenso é uno stato emotivo,<br />

tanto più <strong>di</strong>Suso è il movimento <strong>di</strong> espressione. Ora, la vita<br />

affettiva del sano e del pazzo ha manifestazioni spontanee,<br />

quando gli stimoli che la risvegliano sono interiori (impressioni<br />

organiche, rappresentazioni), e manifestazioni provocate<br />

quando gli sumoli eccitatori del cangiamento <strong>di</strong> coscienza<br />

sono estrinseci (impressioni sensoriali <strong>di</strong>rette, suggestioni verbali).<br />

Noi, dunque, potremo compiere sull'emotività le due<br />

solite indagini: una <strong>di</strong> semplice osservazione, l'altra <strong>di</strong> cimento<br />

speri mentale.<br />

or. 1criterii empirici, <strong>di</strong> cui cj serviamo, sono le <strong>di</strong>verse ca-<br />

tegorie <strong>di</strong> fatti espressivi, e soprattutto i reflessi, il rossore,<br />

il pallore, le lagrime, i cangiamenti della fisonomia, i gesti,<br />

la voce, i moti spontanei, ecc. Con questi dati noi rispon<strong>di</strong>amo<br />

ai molteplici quesiti che interessano il <strong>di</strong>agnostico. E il soggetto<br />

emotivamente eccitabile, ovvero è in lui abolita la possibilità<br />

che si risveglino emozioni? E, dato che esista e si palesi<br />

con fenomeni <strong>di</strong> reazione, ô in lui l'emotività troppo facile,<br />

troppo pronta ed esagerata. oppure, é dessa <strong>di</strong>fficile, tarda a<br />

prodursi e povera <strong>di</strong> manifestazioni? Questi effetti reatti~i<br />

hanno essi molt,adurata e persist.enza, o sono fuggevoli e can-<br />

giabili? Superata una emozione violenta <strong>di</strong> collera, <strong>di</strong> paura,<br />

<strong>di</strong> risentimento, quali ne sono le conseguenze nell'ideazione?<br />

sono forse i pensieri del malato più lenti, come se la emozione<br />

li avesse inibiti, o si svolgono invece con maggiore agevolezza,<br />

come se li avesse eccitati? Quali sono, ad ogni modo, le<br />

emozioni, che prevalgono nella vita aifettiva spontanea del<br />

pazzo? sono quelle <strong>di</strong> puro istinto (fame, sete, sensualismo),<br />

oppure quelle <strong>di</strong> contenuto rappresentativo astratto (sentimento<br />

religioso, fazioni politiche, misticismo .)?<br />

Come proce<strong>di</strong>mento sperimentale usiamo, anzi tutto, la<br />

provocazione artificiale <strong>di</strong> emozioni: essa ci permette <strong>di</strong> ve-

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