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Manuale di Semejotica delle malattie mentali. Vol. 2. Vallardi. Milano.

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COME SI FORMANO 1 DELIRi. 447<br />

d) Riguardo al proce<strong>di</strong>mento che da origine a questi <strong>di</strong>sturbi<br />

dell'ideazione e ingenera i delirî nel linguaggio pensato<br />

e nel pensiero parlato, possiamo avere le eventuatità seguenti.<br />

i.° Delirî <strong>di</strong> inferenxa. pazzo giunge a rappresent~rsi<br />

e a formulare le sue idee erronee la mercè <strong>di</strong> uu ragionamento<br />

continuato, che passa per tutte le fasi del normale<br />

processo logico del pensiero cosciente, ma se ne <strong>di</strong>stingue<br />

perché muove da premesse false attraversa giu<strong>di</strong>zî scorretti<br />

e giunge ad illazioni sbagliate. Questo é il caso dei de-<br />

~Ww~m che insorgono lentamente, a poco a poco si<br />

costituiscono in entità sillogistiche particolari, attorno a cui<br />

altre si creano e si raggruppauo per legge <strong>di</strong> associazione,<br />

e finalmente <strong>di</strong>vengono un sistema fantasticamente complesso,<br />

un e<strong>di</strong>fizio talvolta gran<strong>di</strong>oso, ma sempre déforme. Ne sono<br />

un esempio calzante i delirî evolutivi delta psicosi sistematica<br />

(paranoïa tar<strong>di</strong>va, « delirio cronico » del MAC\A~) ma anche<br />

iuuQgran numero <strong>di</strong> melancolici e maniaci si osserva un'identica<br />

evoluzione ragionata del delirio (delirî <strong>di</strong> interpretazione<br />

e <strong>di</strong> allegoria)<br />

<strong>2.</strong>° Deliri <strong>di</strong> percezione imme<strong>di</strong>ata. La credeaza<br />

morbosa ô originata da illusioni ed allucinazioni che immettono<br />

<strong>di</strong> improvviso elementi percettivi erronei nel campo<br />

della coscienza, e con ciô perturbano la integrazione <strong>delle</strong> ima-<br />

gini in idee, scompongono le associazioni ideative preesistenti,<br />

e finiscono coll'imporre gruppi rappresentativi eterogenei, <strong>di</strong>sformi<br />

dalla realta. Anche qui e leso il ragionameuto, ma !a<br />

sua lesione non consiste in uua série <strong>di</strong> iuferenze sbagliate<br />

che procedano coscientemente l'uua dall'altra, bensl in una<br />

parziale e determinata infereaxa percettiva che stabilisce una<br />

associazione incosciente fra certi stati <strong>di</strong> coscienza. La psiculugia<br />

o<strong>di</strong>erna ha <strong>di</strong>mostrato che anche nella piu semplice<br />

percezione esiste un processo <strong>di</strong> raziocinio, che viene perô<br />

effettuato, per abitu<strong>di</strong>ne, al <strong>di</strong>sotto della soglia délia coscienza<br />

(A. Bi~ET): ora, se é vero che la nostra intelligenza opéra<br />

soltanto sui materiali percettivi, si comprende corne in moiti<br />

alienati un delirio venga originato e consolidato da fenomeni<br />

HIusorî ed allucinatorî accompagnati da ragionamento incosciente<br />

nel modo su espres~o. H il caso non solo délie pai'anole<br />

allucinatorie, ma anche <strong>di</strong> certe psicoueurusi a base

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