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Manuale di Semejotica delle malattie mentali. Vol. 2. Vallardi. Milano.

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546<br />

ESAME PSICOLOGICO.<br />

memoria, il <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> attenzione, H predomiaio <strong>di</strong> concetti<br />

deliranti concernenti la personalità, le impulsioni,<br />

imprimono note particolari alla ortografia, alla grammatica,<br />

alla sintassi ed al fraseggiare degli alienati.<br />

Tutte le moda-lita morbose della <strong>di</strong>zione, le <strong>di</strong>sfrasie che<br />

stu<strong>di</strong>ammo nella loque!a (§ 92), sembrano ingigantirsi nella<br />

scrittura. Qui troviamo ancor più evidenti l'a.llogra6a, le parafrasie,<br />

gli automatismi verbali, i <strong>di</strong>sgrammatismi e gli asintattismi<br />

già segnalati, e che ora sarebbe inutile ridescrivere<br />

<strong>di</strong> piu, l'aggravante <strong>delle</strong> scorrettexze ortografiche che sono<br />

sempre più copiose, varie e appariscenti <strong>delle</strong> ortopneiche<br />

(cfr. RAGGt). L'assenz&. più o meno compléta della ortograna<br />

caratterizza le freuastenie (imbecillita.), mentre la sua <strong>di</strong>men-<br />

ticanza parziale è in<strong>di</strong>zio <strong>delle</strong> <strong>di</strong>smnesie acquisite (demenza,<br />

paralisi generale). In genere la mente del pazzo tende a semplificare<br />

le regole formali dalla scrittura; cosï il copiare frasi<br />

incomplète, l'ommettere qualche membro délia frase, il ripetere<br />

inutilmente lettere e sillabe, il non finir le parole, sono<br />

altrettanti sintomi che in<strong>di</strong>cano il progressivo decadere della<br />

memoria e rinnacchirsi deU'intelletto: vanno, infatti, aggravandosi<br />

nella paralisi generale coi progressi dal morbo. Ma codeste<br />

alterazioni deno scrivere si vedono pure in aUri stati che<br />

non sono <strong>di</strong> demenxa; ad esempio, nel maniaco cui l'ideorrea<br />

vieta <strong>di</strong> badare al formalismo dello sti!e, nel melanconico che<br />

è scorretto nello scrivere perchè angustiato dalle sue paure<br />

e <strong>di</strong>stratto dalle sue aUucinazioni, nel paranoico che si affretta,<br />

trascurando ortografia e grammatica, a ideizzare sulla carta<br />

le sue percezioni e rappresentazioni confuse (cfr. FERRARi,<br />

« Riv. sper. Fren. '93), Non sarà <strong>di</strong>fficile sceverare la vera<br />

causa délia, <strong>di</strong>sgrammatograna, tenendo conto <strong>delle</strong> altre particolarita<br />

materiali ed intrinseche dello scritto.<br />

Certe particolarità <strong>di</strong> compilazione si potrebbere considerare<br />

ad<strong>di</strong>rittura patognomoniche degli scritti pazzeschi. Cosi<br />

l'assenza <strong>di</strong> coniugazioni, i verbi all'infinito, il fraseggiar scucito<br />

e puerile, <strong>di</strong>mostrano poverta. congenita o miseria acquisita<br />

<strong>di</strong> ideazione (imbecillità, ignoranza del delirante grafomane,<br />

demenza). Il fraseggiar pleonastico l' aggettivazione<br />

sovrabbondante, il lungo e iutricato periodare caratterizzano

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