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Manuale di Semejotica delle malattie mentali. Vol. 2. Vallardi. Milano.

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SEMNTICA ANALITICA DELLA PSICHS.<br />

~). A~MCtMo~tOKtMMnoW o c~M~tcA~. 1 <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni<br />

subbiettivi della sensibilité organica o viscerale sono frequentiasimi,<br />

e nell' imaginazione dei pazzi assumono innumerevoli<br />

aspetti. Ogni org&no, viscère ed apparato puô essere appercepito<br />

e ritenuto la sede <strong>di</strong> sensazioni sgradevoli e penose,<br />

<strong>di</strong> lesioni spontanee o indotte dal <strong>di</strong> fuori, <strong>di</strong> spostamenti, <strong>di</strong><br />

cangiamenti nella forma, nel volume, nella sostanza. Vi è chi<br />

sente l'addome invaso da rospi o da altri animali immon<strong>di</strong>, da<br />

esseri estranei, da demonî; chi ha buchi net cuore e nello<br />

stomaco, vermi nel cervello e nel fegato, strappi nei nervi,<br />

pus neUe vene; chi ha impervii l'esofago e l'intestine, chiuso<br />

l' ano, tappata la vescica, occupato l' utero da feti imaginarî,<br />

ecc. Più comuni ancora sono le allucinazioni generali <strong>di</strong><br />

scosse, <strong>di</strong> commozioni elettriche, <strong>di</strong> pene indescrivibili, <strong>di</strong> voluttà<br />

strane scorrenti per tutto il corpo, soprattutto nella<br />

notte, e sempre attribuite dal malato ad agenti esterni.<br />

5.° J~~&ora~tOMg~cow&î~a~tOMedc~ë imagini<br />

aM~owa~c~c. Quanto abbiam detto <strong>di</strong>mostra che solo<strong>di</strong><br />

rado le imagini insorgenti per l'automatismo dei centri rappresentativi<br />

rimangono alla fase elementare <strong>di</strong> sensazioni subbiettive<br />

isolate nella immensa maggioranza dei casi la mente<br />

che ne ô colpita, le raccoglie, le élabora, le combina, e tenta<br />

interpretarle. Ciô che intensifica le imagini nno al grado morboso<br />

<strong>di</strong> allucinazioni è, da prima, lo stato irritativo dei cen-<br />

tri, che rende la loro reviviscenza più cospicua, più agevole<br />

e più fréquente. Di poi, la attenzione aspettante o prepercezione<br />

dell'allucinato acuisce la visualità, la u<strong>di</strong>bilità, insomma<br />

la percettività dei suoi stati rappresentativi, e lî porta ad obbiettivarsi.<br />

In terzo luogo, data la structura e la<strong>di</strong>sposizione<br />

dei neuroni, oggi appare sempre piu improbabile che la ge<br />

nesi <strong>di</strong> un fenomeno allucinatorio sia da localizzare in questo<br />

o quel punto dblla corteccia. La più semplice imagine è un<br />

risultato <strong>di</strong> varii elementi sensoriali, che per costituirla debbono<br />

essere evocati in regioni <strong>di</strong>stinte del cervello una volta<br />

costituita, ciascuna imagine chiama poi le sue congeneri o<br />

quelle che le sono necessariamente associate.<br />

Ne segue che l'allucinazione percorre rapidamente, e talora<br />

anzi compen<strong>di</strong>a nel momento stesso della sua comparsa, le tre<br />

fasi det suo sviluppo. Nella prima è un'apparenza <strong>di</strong> impres-

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